di Jeanne Larghero
Uno studio molto serio dimostra che la creatività e la crescita di un'azienda sono in gran parte dovute alla capacità manuale... il fai da te! Ma pare che il bricolage sia tipico soprattutto delle persone nervose: coloro che cercheranno di montare i loro armadi Ikea pieni di buchi quadrati con viti rotonde, e di coloro che sbatteranno la testa contro la mensola almeno quindici volte al giorno.
Eppure, il grande intellettuale Aristotele, affermava con forza: “l'uomo è il più intelligente degli animali grazie all’avere le mani!” Lavorare con le proprie mani non è una prova di incapacità intellettuale, è al contrario un segno di grande intelligenza. Il fai da te, ti mette sempre di fronte a problemi da risolvere: perché c'è più acqua sotto questo lavandino che dentro? Come si fa a fissare questo quadro senza rompere la metà del muro? La materia obbedisce a leggi che non abbiamo inventato noi: dobbiamo scoprirle ed accettarle.
Accettare le leggi della realtà e la limitazione delle risorse
Accettare: questo è il motto intelligente del tuttofare che accetta in anticipo le leggi della realtà, e la limitazione delle sue risorse. Il marinaio dovrà rattoppare rapidamente l’albero o la vela della sua barca se vuole continuare una gara. Il suo tempo è limitato, così come, per definizione, i suoi mezzi materiali. C'è quindi una certa sobrietà, unita ad un grande ingegno, nel tuttofare che cerca di ottenere la massima efficienza con il minimo delle risorse disponibili, per esempio per riparare degli oggetti piuttosto che buttarli via. Il tuttofare non considera la materia e il concreto come qualcosa di ostile e di incomprensibile.
I benefici di una misurazione accurata e di un gesto giusto
Meglio di chiunque altro, colui che lavora con le mani coglie il rapporto di causa-effetto. Percepisce come la precisione di una misura, la correttezza di un gesto siano ricche di conseguenze. Deve quindi anticiparli e valutare costantemente il rapporto rischio-beneficio. La sua esperienza, il suo giudizio, il suo senso del dettaglio, lo condurranno alla decisione giusta.
Colui che lavora con le proprie mani non ha paura di armeggiare, di improvvisare, di sbagliare, di dover ricominciare, di combinare delle cose, e soprattutto ha la gioia di ammirare il risultato della sua azione. O, nel caso dell'armadio, di lamentarsi del fatto che gli è caduto addosso al primo sbattere dell’anta. Ma, in ogni caso, il lavoro che uscirà dalle nostre mani è il clamore della nostra intelligenza.