di Christine Ponsard
L'educazione al servizio deve iniziare fin dalla più tenera età perché più che un modo di fare le cose, è soprattutto un modo di essere: essere servo. E sappiamo quanto i primissimi anni siano decisivi per l'orientamento della personalità del bambino. Questo apprendistato passerà quindi, prima e soprattutto, attraverso cose molto piccole.
Non appena il bambino è in grado di farlo, deve essere incoraggiato ad aiutare, anche se questo aiuto, perché è ancora maldestro, è piuttosto un fastidio per i genitori. Può, per esempio, apparecchiare la tavola, raccogliere i suoi giocattoli, aiutare a mettere i vestiti in lavatrice. La cosa più importante non è l'efficienza immediata del servizio (uno più grande farebbe molto meglio e più velocemente), ma che, a poco a poco, il bambino abbia il desiderio e l'idea di essere utile. Per questo motivo, bisogna vegliare a che i figli più grandi (compresi noi genitori) non si spazientiscano per la goffaggine o la lentezza e non si arrabbino per un piatto rotto.
2. Remunerare i figli per il servizio reso
Al bambino che cresce, si può insegnare a prestare servizio con discrezione, senza che nessuno lo sappia (tranne il Signore che vede tutto). È possibile presentare il tutto sotto forma di gioco. Alcuni genitori, per incitare i loro figli a partecipare alle faccende domestiche, danno loro un piccolo gruzzolo ogni settimana. Certo, ogni lavoro merita un salario, ma è molto importante che i bambini imparino a dare un servizio gratuitamente. D'altra parte, dovrebbero sempre essere ringraziati per il loro aiuto e incoraggiati a continuare su questa strada.
3. Ricorrere alle prediche
L'efficienza, agli occhi del mondo, è la stessa che agli occhi di Dio? Se dobbiamo cercare di essere il più utili possibile, non siamo anche, fondamentalmente, servi inutili? Dobbiamo quindi insegnare ai nostri figli a sviluppare le loro capacità per servire nel modo più rapido ed efficace possibile. Ma anche per far loro scoprire, soprattutto attraverso i loro (apparenti) fallimenti, che siamo piccoli nelle mani di Dio, che è Lui che fa tutto attraverso di noi e che la vera efficacia delle nostre azioni ci sfugge e ci supera. Non è facile condurre i nostri figli su questi sentieri e questo non si fa, in ogni caso, con "prediche" e grandi discorsi. Dobbiamo anche essere disposti a camminare in questa direzione, dargli l’esempio ed essere servizievoli verso coloro che ci circondano.
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