di Christine Ponsard
La vita a volte è dura. Può essere così difficile da diventare quasi insopportabile. In tutto il mondo, uomini e donne si alzano al mattino senza sapere dove trovare il coraggio per affrontare la giornata che li aspetta, sia perché soffrono di depressione, sia perché devono affrontare una pesante disabilità, o una grave malattia, o gravi difficoltà materiali, o conflitti familiari (per non parlare dei paesi dove migliaia di persone soffrono la guerra, la carestia o la persecuzione). E anche quando non siamo oppressi dalla sofferenza, ognuno deve sopportare la sua parte di preoccupazioni, delusioni e dolori. Nessuno può sfuggirne.
L'infelicità ha più successo della felicità. Le catastrofi sono nei titoli dei giornali, mentre migliaia di belle storie passano inosservate. Più le notizie sono tristi, più si diffondono velocemente, con dettagli tragici. Potremmo fare molti esempi, a cominciare dai divorzi, che sono un argomento di conversazione molto più ricorrente dei matrimoni felici. Questo a volte deriva da un malsano voyeurismo che sembra trarre piacere dalle disgrazie altrui, ma anche da un giusto desiderio di compatire la sofferenza degli altri, di non rimanere chiusi nella propria piccola bolla egoistica. In ogni caso, c'è il rischio di vedere solo le ombre della vita, a scapito della luce. Eppure anche il giorno più buio ha i suoi raggi luminosi. Ma bisogna prestarvi attenzione.
Accogliere le gioie di ogni giorno significa essere realisti
Troppo spesso non vediamo le gioie che ci vengono offerte, o perché non corrispondono a ciò che ci aspettavamo, a ciò che immaginavamo, o perché ci sembrano irrisorie o, al contrario, perché ci spaventano, come se fossero troppo belle per essere vere. O, infine, perché siamo impigliati in sterili rimpianti e rimorsi o divorati dall'ansia, che ci impedisce di essere attenti a ciò che ci viene offerto qui e ora. Il maligno cerca sempre di allontanarci dalla gioia, perché è un anticipo del Regno di Dio.
➡️ GALLERY: CHIARA LUCE BADANO E LA GIOIA NELLA SOFFERENZA ⬅️
La gioia non è propria degli ottimisti, di coloro che indossano occhiali rosa per abbellire il grigiore della vita quotidiana, dei dolci sognatori che rimuovono dal loro campo visivo ciò che va male. Ottimismo, pessimismo, non è questa la questione. Accogliere le gioie di ogni giorno significa semplicemente essere realisti. È vedere la vita così com'è, discernere il buon grano in mezzo alla zizzania e la luce che brilla in mezzo alle tenebre. Significa, più profondamente, vedere la vita nella sua dimensione di eternità. Non significa dare spazio all’ottimismo, ma alla Speranza. Gesù ha vinto il male: le gioie sono i segni di questa vittoria che è già nostra.
Come possiamo essere attenti alle gioie che ci vengono offerte?
Prima di tutto, dobbiamo rendere grazie al Signore. Quando cominciamo a ringraziare Dio, non in modo vago, ma per qualcosa di concreto, di preciso, è come se aprissimo la porta alla lode. Ogni grazie ne chiama un altro: grazie per il sorriso di quell'amico incontrato per strada, per la lettera tanto attesa, per il paesaggio tranquillo attraversato in macchina, per la gentilezza dei vicini, per il momento di pace assaporato passando davanti alla chiesa, ecc. Spesso le piccole gioie risvegliano quelle più grandi, quelle meraviglie a cui siamo abituati e di cui godiamo come bambini viziati: la vita che ci è stata data, il nostro corpo con le sue straordinarie possibilità, la nostra intelligenza e tutti i nostri doni, il battesimo, la grazia di Dio... e Dio stesso.
La gioia deve essere accolta con il cuore di un bambino. È uno di quei tesori "nascosti ai sapienti e ai dotti e rivelati ai piccoli" (Mt 11,25). I piccoli, i semplici di cuore di cui parla Gesù, non disprezzano le piccole gioie, né quelle che non corrispondono ai loro piani. Siccome sanno che, in ogni caso, non meritano nulla, non si stupiscono né hanno paura di essere riempiti di gioia. Hanno semplicemente fiducia e non sprecano le gioie di oggi con i rimpianti di ieri e le preoccupazioni di domani. Di più, si rallegrano delle gioie degli altri, senza l'ombra di alcuna gelosia. Beati questi semplici di cuore, perché la gioia del Regno dei Cieli appartiene a loro, già da questo momento.
➡️ GALLERY: LE DIECI ATTITUDINI PER VIVERE NELLA GIOIA ⬅️