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Come sapere se abbiamo fatto una buona confessione?

PRIEST, CONFESSION, MAN
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Edifa - pubblicato il 10/03/20
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Che cos’è una buona confessione? Quella che ci permette di liberarci dei peccati commessi e di attingere alla forza spirituale per combattere i nostri vizi. di padre Pierre Descouvemont

Una “buona” confessione non è una dichiarazione alla dogana, cioè la lista dei peccati commessi dall’ultima confessione per poi essere sdoganati. Se è importante confessare le proprie colpe e farlo con sincerità, l’essenziale è farlo con un autentico rammarico per ciò che si è fatto, con la ferma risoluzione di cambiare il proprio comportamento e con l’ardente desiderio di vivere il comandamento evangelico dell’amore.

La confessione è una vera dichiarazione d’amore!

Molti cristiani si riconciliano con il sacramento della confessione quando comprendono che il Signore dà molta più importanza alla loro dichiarazione d’amore che all’elenco delle loro colpe, per quanto possano essere gravi! Capiscono allora che non devono aver paura di andare a confessarsi, perché il Signore sarà meravigliato della semplicità con la quale si accusano, perché questa semplicità, questa sincerità, sono il segno che Egli ha già iniziato la trasformazione dei loro cuori.

Bisogna anche ricordare loro che nella seconda parte del sacramento è il Signore stesso che risponde con una magnifica, solenne dichiarazione di perdono e di amore, attraverso la voce del sacerdote e la sua assoluzione, e dichiara i loro peccati totalmente perdonati. Una dichiarazione meravigliosamente efficace, poiché il Signore ha il potere di inghiottirli nell’oceano della Sua misericordia. Quando una petroliera affonda nell’oceano, il suo carico si riversa inesorabilmente e quando Dio, al contrario, inghiottisce i nostri peccati, non rimane nessuna chiazza d’olio: i nostri cuori diventano più bianchi della neve!

La vera confessione rinnova e ringiovanisce il cuore

Sono le mani di Gesù a compiere questa trasfigurazione. Queste mani, che hanno fatto tanti miracoli quando Egli viveva visibilmente in mezzo a noi, continuano ad agire oggi non solo nei corpi dei malati che Egli guarisce, ma anche nei cuori di tutti coloro che ricorrono con fede al meraviglioso sacramento della confessione.

Quando si confessano, accade che alcuni fedeli sperimentino questa presenza attiva delle mani di Cristo in una grazia sensibile ed eccezionale. Ma non è necessario fare questa esperienza per essere sicuri che in ogni confessione sia Gesù stesso a ricevere la nostra confessione, cioè la nostra dichiarazione d’amore, e a rinnovare e ringiovanire il nostro cuore.

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