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Alcuni modi molto semplici per introdurre i bambini alla preghiera

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Edifa - pubblicato il 17/12/19
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Madre Teresa diceva: “Trasmetti la preghiera alla tua famiglia, trasmettila ai tuoi figli. Insegna loro a pregare perché un piccolo che prega è un bambino felice. Una famiglia che prega è una famiglia unita.” La preghiera familiare permette la crescita spirituale di ciascuno dei suoi membri e il rafforzamento dei legami familiari. Tuttavia non basta volerla introdurre in famiglia, bisogna anche sapere come fare. di Jean-Régis Fropo

La preghiera con i figli è più facile della preghiera coniugale, perché i bambini generalmente accettano di pregare con il loro papà e la loro mamma. Tuttavia questa preghiera può presentare alcune difficoltà, come il rischio di distrarsi e di cadere nella routine.

Ciò che dobbiamo assolutamente insegnare ai bambini

Prima di pregare con i vostri figli dovete ricordarvi che non si tratta di “far dire la preghierina” a Lucia o a Davide, ma di pregare realmente con loro. L’atteggiamento educativo dei genitori consiste nel sostenere, incoraggiare ed aiutare i figli rispettando la preghiera dello Spirito Santo nel loro cuore. È fondamentale insegnare ai vostri bambini a raccogliersi in preghiera, a mettersi in ascolto (chiudere gli occhi, pensare a Gesù che è nel loro cuore), a rivedere la loro giornata, a rendere grazie per tutto ciò che hanno ricevuto e a chiedere perdono (attenzione però ai vostri suggerimenti che potrebbero eliminare la loro spontaneità).

Possiamo anche usare la lezione di catechismo della settimana, leggere insieme un versetto del Vangelo, insegnare loro a pregare per i loro amici, genitori, insegnanti, per i malati e le persone anziane che conoscono, ma anche per le intenzioni della Chiesa e del mondo intero.

Lasciate che i bambini prendano l’iniziativa

Si può concludere la preghiera con una formula già esistente, da dire lentamente, come anche una decina del rosario, o qualche invocazione ai santi e agli angeli custodi. La struttura generale della preghiera potrà rimanere la stessa nel corso del tempo, ma bisognerà fare attenzione a rinnovarne il contenuto di volta in volta.

Di tanto in tanto potete far preparare la preghiera ad uno dei bambini, dare spazio al canto (ai bambini piace molto cantare), avere un atteggiamento di preghiera degno, in piedi o in ginocchio, con le mani giunte o aperte, e saper variare a seconda degli orari e dei giorni della settimana, richiedendo pur sempre ai bambini di rimanere in un atteggiamento di rispetto e di raccoglimento. Quando i bambini cresceranno bisognerà incoraggiarli a pregare da soli, affinché prendano l’abitudine di essere autonomi e responsabili nel loro cammino verso il Signore.

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