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Matrimonio: le domande che dovete farvi prima di pronunciare il vostro “sì”

COUPLE,DATING
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Edifa - pubblicato il 15/11/19
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“Quando un uomo e una donna si sposano, diventano una cosa sola, la difficoltà è di decidere cosa diventare” diceva lo scrittore americano Henry Louis Mencken. L’amore ci spinge a fare tutto per l’altro ma prima di sposarsi è necessario conoscere i suoi bisogni, debolezze, punti di forza, qualità e difetti. di padre Denis Sonet

Le differenze possono essere fonte di ricchezza, ma anche di difficoltà. Il dialogo quindi durante il fidanzamento deve entrare nei minimi dettagli ed affrontare queste differenze che a volte consideriamo con un po’ troppa leggerezza (“l’amore supera tutto”) ma che potranno diventare degli ostacoli col tempo e sintomi di dissensi profondi. Le questioni irrisolte possono nascondere dei nidi di vipere per il vostro domani. Ecco quindi alcuni esempi di domande da porvi da soli o insieme.

Conoscere l’altro e conoscere sé stessi

Sono a mio agio con gli amici del mio fidanzato/a? Posso condividere le sue passioni (come il bungee jumping o l’immersione subacquea?) Può condividere le mie? È sempre lui che vince quando discutiamo? Posso tollerare questo per tutta la vita? Possiamo sopportare di avere opinioni politiche opposte? Possiamo parlarne insieme?

I suoi hobby superano le nostre possibilità economiche? Siamo d’accordo sul nostro futuro tenore di vita? Siamo più o meno d’accordo sul numero di figli che vorremmo avere? Il suo carattere mi dà fastidio? Sono a disagio con il suo comportamento in società? E per quanto riguarda il suo consumo di alcool e sigarette? E il suo umore lunatico o depressivo? Il suo senso dell’umorismo?

Dipende troppo dai suoi genitori? Trovo soddisfacente il modo in cui si occupa dei suoi problemi personali? Quali sono le differenze tra i nostri valori rispettivi? E tra le nostre concezioni del matrimonio, della Fede e della sua pratica, dell’educazione religiosa dei nostri futuri figli? Ci sono delle differenze che potrebbero portare a dei conflitti? Abbiamo tendenza ad evitare questi argomenti? Sono davvero in grado di “lasciare mio padre e mia madre” per legarmi a mio marito? E lui? Manca di tenerezza o sensibilità?

Accettare che l’altra persona non sia come avevamo sognato

Non dimenticate una cosa: la vita di coppia è molto bella ma difficile. Si scontra sempre con l’alterità, con il fatto che l’altro è diverso (lui non sono io) e con questo sogno sciocco di fare un tutt’uno: “faremo tutto insieme, faremo il giro del mondo insieme, andremo sulla luna insieme”. Insomma la fusione, ma questo è impossibile. Siamo capaci di accettare che l’altro non sia esattamente come avevamo sognato? Se è così, siamo pronti ad amarci!

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