“Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra,
le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà:
«Questa è la via; camminate per essa!»”
Questa mattina, come sempre, ho controllato un po' le reti sociali. Mi piace molto Twitter perché mi informo sulle notizie, sugli ultimi eventi e quello che accade nella nostra Chiesa e nel mondo.
Seguo molti sacerdoti, e scopro la loro umanità e soprattutto Cristo che vive in loro.
Seguo anche gruppi della Chiesa ed evangelizzatori che vogliono portare il Vangelo usando Internet.
Non c'è bisogno di navigare molto per percepire immediatamente differenze di opinioni e divisioni. Sono evidenti.
Sono cattolico, cosa devo fare? Inserire commenti? Partecipare alle discussioni? Molti preferiscono tacere. E io?
Imparare dai santi
La Chiesa ha vissuto momenti molto difficili. Alcuni, come San Francesco d'Assisi, hanno dovuto affrontare tempi caotici nella Chiesa, al punto che Gesù gli si è rivolto e gli ha detto: “Francesco, ripara la mia casa, non vedi che è in rovina?”
Cos'ha fatto Francesco? All'inizio ha pensato che si trattasse di riparare la chiesa di San Damiano, ma col tempo ha capito che si parlava della Chiesa universale, e si è lanciato alla ricerca di Dio.
Ha amato, ha perdonato, è stato compassionevole, ha cercato la povertà, ha sperimentato il santo abbandono.
Come ci è riuscito? Ha vissuto il Vangelo nella sua radicalità e ha seguito Cristo “povero e nudo”, come spiega San Bonaventura, teologo e sacerdote francescano, nella sua famosa biografia di San Francesco.
Abbiamo il coraggio di amare?
Vi mostro una soluzione semplice. Ho visto come un semplice gesto, “amare”, abbia cambiato molte vite, molte famiglie, tanti ambienti di lavoro. Perché non provate? Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, diceva:
- Bisogna amare per primi.
- Amare anche se non ci amano.
- Amare tutti.
Mi sembra che sia stato San Giovanni della Croce a dire “Dove non c'è amore, metti amore e ne ricaverai amore”.
Adoro queste parole di Gesù:
“Io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro” .
La risposta alla domanda è molto semplice: “Devi amare”.
Se amassimo, tutto sarebbe diverso.
Ma basterà amare?
Dicono che le parole muovono, ma l'esempio trascina.
Se amiamo potremo illuminare il cammino di altri, che a loro volta lo illumineranno ad altri ancora, e così l'amore si espanderà, crescerà e ci riempirà tutti.
L'esempio migliore attuale è l'opera di misericordia intrapresa da Madre Teresa di Calcutta.
Immaginate solo per un momento un mondo in cui tutti si amino e non esistano dispute né forme di odio. Sarebbe un luogo incredibile in cui vivere.
Per questo Dio ci ha lasciato i Suoi comandamenti incisi su pietra, e Gesù ce ne ha dato un altro, che era incluso in tutti:
“Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri” .
Amate, e Dio farà il resto.
Adoro leggere la vita dei santi. Avevano tante virtù, e ovviamente anche difetti.
Erano come voi e me, tranne che per il loro grande desiderio di santità, di accettare sempre, in ogni momento, la santa volontà di Dio, che è perfetta, e amare tutti.
Ora che lo sapete, fate lo stesso: amate e vivete il Vangelo.
Vorreste condividere con noi ad Aleteia le vostre esperienza con Dio? Vi lascio la mia e-mail personale, scrivetemi: cv2decastro@hotmail.com
Dio vi benedica!