di María Claudia Arboleda
Per chi non lo sapesse – anche se la notizia è ormai diventata virale –, Rihanna è incinta.
Credo che la notizia, più che la gravidanza in sé, sia il modo in cui siamo a venuti a sapere di questa novità. La cantante è stata invitata a occuparsi della presentazione a metà tempo del Super Bowl della NFL.
Per chi non sa molto di football americano, è uno degli eventi più importanti degli Stati Uniti, ed è un grande orgoglio per qualsiasi artista essere invitato a prendervi parte. Grandi artisti del calibro di Prince, Lady Gaga e Madonna, tra gli altri, hanno partecipato a questo evento, che viene visto da milioni di persone.
Rihanna incinta e orgogliosa
Fin dai primi minuti della presentazione, possiamo vedere che tutti sappiano che è incinta. Avrà il secondo figlio con il rapper A$AP.
Ho sempre apprezzato molto la sua musica, perché è una donna di grande talento, e mi ha colpita l'entusiasmo che dimostra.
Non la si vede mai a disagio o nel tentativo di nascondere la gravidanza. Anzi, si tocca la pancia e dice con orgoglio al mondo che diventerà mamma.
Sembrerebbe ridicolo pensarlo e scriverlo, ma viviamo in un'epoca in cui sempre più persone affermano che essere madre o avere dei figli impedisce di avere successo o di ottenere ciò che si vuole. Rihanna ha mostrato che non è così. Si può salire su un palco, essere viste da milioni di persone, ballare e fare quello che piace di più.
Avere successo e avere una gravidanza felice.
Un messaggio pro-vita?
Credo che dire che l'atteggiamento di Rihanna è pro-vita sia un'esagerazione. Possiamo dire che la cantante è a favore della vita del suo bambino. Come molte donne che possono difendere il “diritto all'aborto” pur essendo madri.
Questo mi fa pensare che essere madre non è lo stesso di essere pro-vita, e questo suscita in me moltissime domande. Io non sono madre, anche se vorrei esserlo, ma credo che vedere il proprio bambino, il miracolo della vita, tra le mani o sentire il movimento del proprio figlio dentro di sé debba essere qualcosa di incredibile.
Mi chiedo perché, agli occhi del mondo, alcuni bambini siano desiderati ancor prima di nascere e altri vengano visti solo come un mucchio di cellule. Ovviamente, una cosa non può “essere” e “non essere” allo stesso tempo. Vi lascio con questa domanda.
L'aspetto che ritengo più impressionante di quello che ha fatto Rihanna è che ha dimostrato apertamente che una vita che nasce è motivo di orgoglio e di coraggio di fronte a un mondo che vuole farci credere il contrario.
Mi stupisce la quantità di messaggi pubblicati e l'enorme controversia che si genera su ciò che è naturale. Una mamma felice appartenente al mondo dell'intrattenimento sembra essere un'immagine di una persona che va controcorrente.
E allora auguri a Rihanna perché celebra la vita e la “normalizza” in un mondo che non sempre lo fa!
Avere un bambino è sempre motivo di gioia
Molte persone possono essere in disaccordo con quello che scrivo qui, ma dobbiamo pensare che ogni vita viene da Dio, che ogni persona nasce con un progetto, con una missione, e che tutti siamo amati da Dio. Non solo quelli che sono desiderati dai propri genitori o quelli – ed è molto triste dirlo – che hanno avuto la fortuna che sia stato loro permesso di nascere.
Dio non crea “perché sì”, senza motivo. Ciascuno di noi è stato desiderato – chi vive e chi no. Dio, però, permette tutto, perché solo Lui può trarre il bene da quello che facciamo male.
Un aborto non sarà mai positivo. La morte di un bambino non sarà mai una gioia. Solo Dio conosce le ragioni per cui lo permette, ma vale la pena di mettere in discussione Dio?
Credo di no. Credo che valga la pena continuare ad annunciare, come Rihanna, la gioia di una gravidanza.
La gioia della vita, l'enorme dono di generare per dare alla luce una nuova speranza. Nuovi sogni, una nuova vita con tutte le possibilità che si aprono quando lasciamo che Dio sia Dio.