La lebbra, o morbo di Hansen, è una delle malattie più terribili che si conoscano. In certe epoche, le epidemie di lebbra hanno decimato la popolazione, e fino a poco tempo fa non si conoscevano le sue origini né il modo di curarla.
Stare insieme ai lebbrosi era un compito che quasi nessuno voleva assumersi. Chiunque potesse si allontanava dai lebbrosari, in cui malati e familiari erano condannati all'ostracismo. Nella vita, però, ci sono sempre storie di speranza, e questa è una di quelle storie, la cui protagonista è una donna convertita al cattolicesimo che ha dimostrato che la sua fede era non solo sincera, ma anche impegnata.
Si chiamava Mary, ed era nata in California il 6 ottobre 1894 in una famiglia protestante. Mary era la seconda di sette fratelli, e la sua vita cambiò all'improvviso quando, nel 1905, suo padre morì in un tragico incidente. Piangevano ancora la sua morte quando San Francisco, la città in cui viveva con la madre e i fratelli, subì un terribile terremoto. La famiglia di Mary perse tutto, e dovettero ricominciare da zero. Lei dovette abbandonare gli studi e cercare un lavoro in un negozio per poter aiutare i suoi cari.
Fu in questo periodo che Mary conobbe un collega che la invitò a una Messa cattolica. Lei accettò l'invito senza sapere che sarebbe stato l'inizio di una nuova vita. Mary Ross rimase molto colpita, e avviò un processo di conversione nonostante la contrarietà della sua famiglia. Non tardò a compiere un altro passo importante: aveva 21 anni quando divenne suor Hilary Ross. Come Figlia della Carità di San Vincenzo de' Paoli, iniziò a esercitare come infermiera.
La sua comunità la incoraggiò a iniziare gli studi di farmacia, e poco tempo dopo venne inviata al Lebbrosario Nazionale di Carville, in Louisiana. Oltre ad aiutare i lebbrosi, avviò studi come biochimica. Dal 1927 pubblicò i suoi lavori scientifici sul morbo di Hansen e su come questo entrava nel corpo umano. Suor Hilary allestì un laboratorio a Carville e realizzò un'infinità di fotografie dei pazienti e dei cambiamenti che sperimentava il loro corpo in base ai farmaci che dava loro.
Mentre studiava, collaborava con le consorelle per prendersi cura dei malati e cercare di far sì che la loro vita fosse più piacevole possibile.
Per anni continuò a studiare, fino a scoprire una cura che aveva sperimentato con i solfoni, elemento chimico che migliorava considerevolmente la situazione dei suoi pazienti. Le sue ricerche vennero diffuse in varie riviste e conferenze. Suor Hilary divenne una pioniera nella ricerca biochimica e un'esperta del morbo di Hansen. Non solo riuscì ad alleviare gli effetti della malattia, ma offrì conferenze per educare le persone che dovevano convivere con quella malattia.
Suor Hilary entrò come membro dell'Associazione Internazionale della Lebbra e consulente della Rivista Internazionale della Lebbra, ricevendo anche molti riconoscimenti dalla comunità scientifica per il suo intenso lavoro di ricerca.
Dopo i sessant'anni andò a vivere in Giappone. Lungi dal ritirarsi e dal riposare, continuò a lavorare per gli altri, unendosi alle Suore della Carità del Giappone per prendersi cura dei bambini disabili, morendo il 30 novembre 1982 a 88 anni in terra nipponica.