Questa mattina intorno alle 8.30 un attacco si è verificato presso la Cappella della Condanna, all'interno del complesso del Santuario della Flagellazione, nella Città Vecchia di Gerusalemme, all'inizio della "Via Dolorosa". Secondo la polizia, l'autore del gesto vandalico è un turista ebreo americano di circa quarant'anni che è entrato, ha buttato a terra la statua di Gesù e ne ha distrutto la faccia. Il portiere lo ha bloccato rapidamente e la polizia ha poi compiuto un arresto.
In uno sforzo congiunto gli agenti di polizia del distretto di David, insieme ad un poliziotto di frontiera e con l'assistenza della guardia di sicurezza della chiesa, hanno arrestato l'uomo sospettato del reato. L'uomo è stato portato alla stazione di polizia di David Precinct per essere interrogato e la polizia israeliana ha aperto un'indagine sul reato
Nel frattempo è stata disposta una valutazione psichiatrica per determinare la salute mentale del sospetto.
La polizia israeliana prende molto sul serio i danni alle istituzioni e ai siti religiosi.
"La polizia - fa sapere un comunicato - continuerà ad agire con determinazione contro la violenza e il vandalismo nei luoghi santi di tutte le religioni. Continueremo anche a lavorare per mantenere la sicurezza e l'ordine. La Polizia di Israele è attiva nei suoi sforzi contro i trasgressori ovunque essi siano, compresi coloro che danneggiano i luoghi santi e i sentimenti religiosi".
La Custodia di Terrasanta dal canto suo ha fatto sapere che si tratta del quinto incidente verificatosi nelle ultime settimane di questo tipo. Proprio la scorsa settimana, - spiegano dalla Custodia - alcuni turisti sono stati attaccati da un gruppo di ebrei religiosi che sono entrati a Porta Nuova. Hanno compiuto atti vandalici vicino alla sede della Custodia di Terra Santa, scagliando sedie, tavoli e bicchieri e trasformando il quartiere cristiano in un campo di battaglia. Ancora prima, circa due settimane fa, un cimitero cristiano a Gerusalemme è stato vandalizzato e graffiti che dicevano "Morte ai cristiani" sono stati scritti sui muri di un monastero nel quartiere armeno e sono stati vandalizzati i locali usati come chiesa nel centro maronita di Ma'alot.
In un comunicato la Custodia di Terra Santa scrive:
Seguiamo con preoccupazione e condanniamo fermamente questa sequenza crescente di gravi atti di odio e di violenza nei confronti della comunità cristiana in Israele. Non è un caso che la legittimazione della discriminazione e della violenza nell'opinione pubblica e nell'attuale scenario politico israeliano si traduca poi anche in atti di odio e di violenza contro la comunità cristiana. Ci aspettiamo e chiediamo che il governo israeliano e le forze dell'ordine agiscano con decisione per garantire la sicurezza per tutte le comunità, per garantire la tutela delle minoranze religiose e per sradicare il fanatismo religioso, questi gravi fenomeni di intolleranza, questi crimini d'odio, e gli atti di vandalismo diretti contro i Cristiani in Israele.
Foto e video da Gerusalemme di Marinella Bandini