Sul sito di Nuovi Orizzonti possiamo leggere la splendida testimonianza di Nicola Guarinoni, un giovane, figlio di imprenditori veneti, che stava distruggendo la sua vita con l’eroina quando prima un sacerdote, e poi la Comunità Nuovi Orizzonti gli aprono la strada per essere illuminato dalla luce del Signore.
Le origini
Nicola nasce in un paesino del veronese, e cresce, insieme alle tre sorelle, in un clima familiare affettivamente positivo, ma pervaso dalla ferrea aderenza alla regola: ricompensa se fai il bravo, punizione se sgarri.
Come racconta:
Sbagliare è diventata una parola impronunciabile dentro casa (…) era come un rubinetto di amore che si apriva e chiudeva a seconda se facevo le cose perbene o se sbagliavo.
Il carattere di Nicola Guarinoni
Il ragazzo si sente schiacciato dal peso di questi tanti "devi riuscire ad ogni costo" che gli appaiono troppo superiori alle sue capacità, ma stringe i denti per gratificare i suoi:
in realtà ero tanto timido, introverso, pieno di paure, incapace talvolta di esprimermi.
L'eorina
Fatta la maturità gli si aprono le porte dell’azienda familiare dove inizia a lavorare.
Dopo il servizio militare assieme ai miei amici, tutti di buona famiglia, con un titolo di studio e un lavoro, con molta superficialità ci siamo avvicinati all’alcool e alle sostanze aprendo le porte all’eroina. È iniziata la mia storia di tossicodipendenza, che è durata dieci anni, una storia atipica perché non ho mai perso un giorno di lavoro … e per dieci anni quel "fai le cose fatte bene altrimenti non ti vogliamo bene" le ho riversate nel lavoro.
A 30 anni è già il fantasma di se stesso
L’eroina lo aiuta a riuscire nei suoi impegni, a dominare paure ed insicurezze: una pillola della felicità fittizia che progressivamente presenta il suo conto. Dopo dieci anni vissuti sotto la dittatura della sostanza, Nicola è diventato una larva umana, distrutto nel corpo e nell’anima tanto da sentire vicino, nonostante i suoi soli 30 anni, l’alito della morte.
2 incontri che lo aprono alla speranza
Una delle sorelle gli fa incontrare don Bruno, un sacerdote che lo incoraggia a riprendere la speranza di una vita diversa. È don Tonino, della Comunità Nuovi Orizzonti, a fargli intravedere come dicendo:
Nicola, perché non provi a riempire quel vuoto che senti dentro al tuo cuore, vedi quante cose che c'hai buttato dentro: l’alcool, la droga, il denaro, la sessualità disordinata… perché non provi a riempirlo incontrando Gesù nella tua vita.
L'ingresso nella Comunità Nuovi Orizzonti e Medjugorje
Incredibilmente, viste le sue pessime condizioni, risponde con un sì che gli apre le porte della Comunità Nuovi Orizzonti, dove inizia il sofferto percorso della guarigione fisica prima, e di quella del cuore subito dopo.
Ho avuto la fortuna molto indegnamente di iniziare e proseguire il mio percorso nel luogo più Santo della terra, a Medjugorje, dove sono arrivato nel 2003 e là dovevamo costruire un centro di accoglienza dalle fondamenta, quelle fondamenta che tanto mancavano nella mia vita ho cominciato a buttarle giù in quella casa con una nuova determinazione, era già qualcosa di nuovo l’impegno che mettevo nel lavoro… poi via via che la casa si alzava percepivo che anche dentro di me qualcosa cominciava a nascere.
L'amore di Dio
Ma la vera svolta spirituale avviene con i primi incontri con Gesù nell’Eucaristia che
mi hanno fatto sentire la sua presenza, il suo ristoro e c’è stata la Parola di Dio e c’è tutt’oggi, che scava, mi mette in discussione, mi mette in crisi talvolta e mi da delle luci nel discernimento delle decisioni importanti di ogni giorno… e non per ultima Maria che si è presa cura di me, mi ha preso per mano, mi ha coccolato come la più tenera della Mamme e mi ha fatto sentire speciale, amato.
10 anni a Medjugorje
A Medjugorje Nicola rimane dieci anni, ricevendo la grazia di essere vicino ai tanti fratelli accolti nel centro chiamato Stella del Mattino.
Ho visto i ciechi riacquistare la vista, gli zoppi camminare di nuovo, i sordi udire … Ho contemplato le meraviglie di Dio e l’urgenza di Maria di realizzare i suoi piani di salvezza e far trionfare il suo Cuore Immacolato.
L'incontro con Valeria e la cittadella Cielo di Belluno
E sempre a Medjugorie conosce Valeria, oggi sua sposa, con cui rientra in Italia per operare oggi nella cittadella Cielo di Belluno, un piccolo villaggio che accoglie chi si sente emarginato e disperato, e dove chi desidera si può formare per impegnarsi in attività di volontariato nella propria realtà locale.
Nicola Guarinoni: "Sono grato alla vita"
"Sono grato alla vita per la strada percorsa finora. Grato per ogni cuore incontrato. Grato per tutte le gioie condivise”, queste le parole di ringraziamento di Nicola, insieme alla preghiera per i tanti giovani passati per la comunità dove hanno incontrato l’Amore:
possa quel Fuoco tornare a divampare e infiammare lo Spirito di ciascuno.