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Gina Lollobrigida: “l’incontro con Madre Teresa le cambiò la vita”

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 27/01/23
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La spiritualità della diva e l'incontro con Santa Teresa di Calcutta che le ispirò un profondo amore per la Madonna

La recente scomparsa all'età di 95 anni di Gina Lollobrigida, un’icona internazionale del cinema e un’artista straordinariamente poliedrica, è stata massicciamente proposta a livello mediatico con riferimento alle guerre giudiziarie private che hanno rattristato l’ultima fase della sua esistenza.

L’aspetto più intimo e spirituale della diva è stato messo in luce, durante l’omelia per le sue esequie, da don Walter Insero, rettore della basilica di Santa Maria in Montesanto a Piazza del Popolo, conosciuta come la Chiesa degli Artisti. Lo racconta su Maria con te Luciano Regolo.

Il prelato ha ricordato come la fede di Gina (Luigia all’anagrafe) provenisse da una famiglia profondamente cattolica, che l’aveva formata ed educata severamente, forgiandone quel carattere combattivo e rigoroso per cui era  denominata “La Bersagliera”, anche in omaggio dell’indimenticabile personaggio interpretato nel film Pane Amore e Fantasia a fianco di Vittorio De Sica.

Gina Lollobrigida: le origini e gli inizi della carriera

Gina – riferisce al riguardo Don Insero – aveva grande determinazione, combattività, un carattere volitivo. Lei stessa diceva di avere una volontà di ferro, la voglia continua di indipendenza. Lasciò Subiaco sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale, la sua famiglia si ritrovò tra gli sfollati a Roma perché il mobilificio paterno fu raso al suolo. Vivevano in case utilizzate come alberghi, erano in grande difficoltà. Le tre sorelle le riconobbero un grande talento artistico, e si sacrificarono per permetterle di metterlo a frutto, cosa di cui lei sarà sempre grata. Mentre loro  lavorano per aiutare la  famiglia, lei studia all’Istituto delle Arti a via di Ripetta, non lontano da questa chiesa, e poi frequenta i corsi dell’Accademia di Belle Arti. Ha dentro un grande desiderio: essere artista. E già a 8 anni esprime quello di  diventare scultrice. Per questo sogno inizia a disegnare. È bravissima nel disegno, ma studia anche canto e pittura e per sbarcare il lunario e aiutare anche lei i familiari in quegli anni difficili fa delle caricature al carboncino che realizza lei  stessa, vendendole ai turisti, posa per i fotoromanzi.

Viene così notata da produttori e registi affascinati dalla sua bellezza, iniziando la sua carriera in ruoli minori per poi affermarsi come star internazionale.

Gina Lollobrigida incontra Santa teresa di Calcutta

All’inizio degli anni 70 si allontanò dal mondo del cinema, nelle cui logiche e proposte non si ritrovava più, per dedicarsi prevalentemente alla fotografia e alla scultura. Fu in questo contesto, che vedeva Gina interessata a ritrarre con l’obiettivo le grandi personalità del suo tempo, che avvenne l’incontro con santa Maria Teresa di Calcutta.

L’incontro con Madre Teresa le cambiò la vita  – sottolinea in sacerdote -  Infatti proprio per questo dopo averla fotografata e filmata, l’ha incontrata più volte e ha realizzato  tante opere  al  servizio dei poveri, dei dimenticati , facendo costruire anche un ospedale in India, aiutando in vario modo  gli indigenti e sostenendo le associazioni che si prendono cura dei bambini più sfortunati in Africa e in altri Paesi in via di  sviluppo. Gina ha avuto una grande generosità nel saper condividere la sua fortuna con i dimenticati. Dall’incontro con Madre Teresa, poi, e dalla stima grande per questa figura straordinaria del suo tempo si accese in lei e portò sempre nel cuore anche una forte testimonianza di amore e venerazione per la Madonna. Portava sempre con sé la Medaglia Miracolosa (...)

Portava sempre con sé la Medaglia Miracolosa

Questa medaglia fu fatta realizzare dalla santa francese sulla base delle precise indicazioni ricevute dalla Vergine, per rappresentare “un’arma potente” per combattere il male e affidare ogni progetto alla intercessione della Madonna. 

Riconoscimenti e beneficenza

In giro per il mondo con la sua macchina fotografica, l’attrice ha dimostrato con i suoi scatti la predilezione per i più sfortunati, tanto che nel 1999, per l’apporto fornito a varie organizzazioni umanitarie, è stata nominata prima ambasciatrice della Fao.

Ha anche collaborato con l’Unicef, l’Unesco e Medici senza Frontiere, oltre a coinvolgersi in tante iniziative a favore dei bambini della Romania. Don Insero ricorda come Subiaco, che ha dato i Natali alla Lollobrigida, sia la terra in cui sono nati San Benedetto e Santa Scolastica, e ospiti nella chiesa romano-gotica di Santa Maria della Croce un affresco cinquecentesco della Vergine con il Bambino che durante l’infanzia deve essere stato molto caro all’attrice.

A conclusione del suo ritratto di Gina egli ne sintetizza così la figura:

Ecco, il grande amore della vita di Gina è stata l’arte in tutte le sue espressioni ed è stata una donna che ha inseguito e ricercato la bellezza e ora sicuramente contempla la bellezza del Dio vivente.  

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