Due medici santi che non tutti conoscono: sono gli italiani Giuseppe Moscati e Riccardo Pampuri. Sono due santi straordinari e rari perché perché hanno coniugato professionalità e passione per l’umano a una fede cristallina; due medici capaci di infondere speranza, buon umore, salute anche all’anima.
Con le loro storie, le Edizioni Ares inaugurano una nuova collana intitolata “Un santo per amico”. Volumi agili, biografie vivaci per la divulgazione della vita dei santi della storia della Chiesa, dalle origini al presente.
Il primo libro: Moscati
La prima uscita è il Giuseppe Moscati (pp. 176, euro 15), di Paolo Gulisano, storico autore Ares per cui ha curato di recente anche le fortunate biografie di Chesterton e di Stevenson. In questa sua nuova “fatica” delinea un nitido ritratto del medico e accademico campano (Benevento 1880-Napoli 1927), primario dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli, di cui la Chiesa ha riconosciuto la santità proprio per aver saputo lenire nei suoi pazienti i mali del corpo senza dimenticarne le esigenze dello spirito.
Medicina in “dialogo” con il Cristianesimo
Con il riconoscere sempre in ogni uomo una meraviglia unica e irripetibile, di fronte alla grande fragilità e alle malattie del fisico e del cuore, il medico santo Giuseppe Moscati è venuto incontro alle sofferenze e ai bisogni di bene che sono di tutti, trovando rimedi e risposte nella Medicina e nel Cristianesimo.
“Beati noi medici”
«Beati noi medici», asseriva Moscati, «tanto spesso incapaci ad allontanare una malattia, beati noi se ci ricordiamo che oltre i corpi abbiamo di fronte delle anime immortali, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stesse». E illuminato da questi princìpi si è dimostrato medico e cristiano veramente fuori dal comune.
Il secondo libro: Pampuri
Riccardo – al secolo Erminio – Pampuri, nacque nel 1897. Divenne medico condotto, poi si fece religioso nell’Ordine dei Fatebenefratelli. La sua vita si svolse nella normalità, eppure nella completa dedizione in ogni circostanza, dal fronte della Prima guerra mondiale, da cui ritornò con una Medaglia al Valore, alla quotidianità nel curare e voler bene agli ammalati, fino alla sua stessa malattia e alla morte prematura affrontata con fede luminosa all’età di soli 33 anni.
Dove si trova il corpo del medico santo
Il suo corpo è conservato a Trivolzio (Pavia) nella parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano, meta di pellegrinaggio da tutto il mondo.
Una “pioggia di miracoli”
Osserva lo scrittore Rino Cammilleri nel suo Riccardo Pampuri (pp. 288, euro 18) riproposto in questi giorni da Ares in libreria: Quasi nessuno si era accorto che da un paesino del Norditalia un nuovo santo aveva cominciato a far cadere dal Cielo una pioggia di miracoli». Del resto, come aveva compreso mons. Luigi Giussani, nella sua Prefazione alla prima edizione: «san Riccardo è per noi la testimonianza mirabile che la santità come ideale di umanità vera è alla portata di tutti».
Grande esperto di vite di santi Cammilleri ha già pubblicato con Ares Il grande libro dei santi protettori e Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni mariane.