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Meter: «Grazie Benedetto, amico dei bambini e sostenitore della Verità»

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Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 31/12/22
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Don Fortunato di Noto ricorda quanto il defunto Papa Benedetto XVI abbia fatto per combattere la piaga degli abusi nella Chiesa e quanto sia stato vicino all'Associazione Meter che si occupa di lotta alla pedopornografia

Il Papa emerito Benedetto XVI è stato l’amico dei bambini, ha ascoltato il loro grido e lo ha amplificato con la sua umile ma ferma ragione e con fede dicendo «basta» e iniziando un cammino difficile, ma possibile. E’ innegabile la Sua sofferenza e - nello smarrimento - la forza di orientare una Chiesa macchiata dalla vergogna a causa di sacerdoti e vescovi che non hanno saputo vivere nella fedeltà e nella vita bella in Gesù Cristo, lacerando la carne e l’anima degli innocenti.

Amico di Meter e dei bambini

Benedetto XVI è stato un Papa straordinario. Ha fatto tanto per Meter, ci ha sempre ricordato, salutato, sostenuto con speciale attenzione e i Suoi messaggi dal 2009 al 2012 sono stati un luminoso fare non solo per l’azione di Meter ma per tutti gli uomini e donne, come anche Vescovi, sacerdoti religiosi e religiose, nell’impegno comune contro gli abusi sui minori.

La Giornata dei bambini vittime della violenza contro ogni forma di abuso, sfruttamento e indifferenza , ogni anno celebrata e conclusa a Piazza San Pietro, è stata una forte esperienza di una Chiesa che non vuole dimenticare l’attenzione, la cura, il sostegno alle vittime di abusi, nonostante le difficoltà della triste e complessa situazione. di ieri e di oggi nel clero e non solo, indicando una nuova pastorale di prossimità e vicinanza ai piccoli, ai deboli e ai vulnerabili.

Gliene saremo per sempre grati. Lo scandalo della pedofilia, nella Chiesa è stata e sarà la ragione del rinnovamento. È dalle grida dei bambini che si innalza la magnificenza e la lode a Dio, ma è anche il grido di giustizia, di revisione della vita, è quel grido che lacera e consuma, abbatte e calpesta i potenti. Perché chi abusa di un bambino manifesta una potenza perversa e malvagia: un bambino stenta a difendersi, se non con il suo farfugliamento, un linguaggio impercettibile ma allo stesso modo potente. Benedetto XVI è stato l’amico dei bambini, ha ascoltato questo grido e lo ha amplificato con la sua umile ma ferma ragione e con fede ha detto basta, iniziando e testimoniando un cammino, difficile, ma possibile. Non solo nella repressione e negli interventi canonici, dovuti e ora possibili con celerità, ma offrendo durante tutto il suo pontificato norme e linee guida efficaci, linee sul suono delle grida degli innocenti, e dunque linee preziose, anche se fatte di norme e commi.

Benedetto XVI ha aperto un sentiero

Il Papa è stato sempre chiaro, forte, limpido nonostante le oscure forze di coloro che difendevano il non difendibile: chi non è dalla parte dei bambini, non è di Gesù Cristo, è fuori dalla comunione ecclesiale. Quanto alla rinuncia al soglio di Pietro, l’ho sempre percepito e definito come un profondo gesto d’amore per la Chiesa, fatto a causa delle forze che gli stanno venendo a mancare e che ha richiamato chi, a maggior ragione per questi scandali e non lo ha fatto, quello di dovrebbe dimettersi e ritirarsi a pregare e chi ha responsabilità penali e canoniche con un giusto processo, nell’accertamento della verità sia responsabile a scontare la pena, che si spera sempre riabilitativa e riconciliante per le vittime, per le famiglie, per la Chiesa e per la società.

Con Benedetto XVI, si ebbe a iniziare un percorso, un cammino, che anche con Papa Francesco è ancora lungo, impervio.

Per Papa Benedetto XVI, che oggi contempla il volto misericordioso del Padre celeste, possa la sua anima essere accolta dai Santi bambini, piccoli testimoni di una fede grande come l’ha avuto Lui. A Papa Benedetto XVI non possiamo rimproverare nulla: ha operato scendendo in campo e affondando nel dolore delle vittime tutta la sua umanità di padre e pastore che ha portato e porta con sé la croce di queste anime sporcate da chi è stato indegno dei bambini, della Chiesa e di Dio. È il momento della preghiera e alla luce dei Suoi scritti, suggerimenti, analisi, quello di continuare quest’opera di rinnovamento, di purificazione, con Papa Francesco e con tutto il Popolo di Dio. Preghiamo ancora per Lui, affinché , dal Cielo come protettore dei piccoli, dei deboli, dei poveri sospinga la Chiesa verso una stagione più felice dove nella Comunità ecclesiali si ritrovi un luogo di pace, protezione, gioia e vita bella e sempre colma di quell’Amore che Benedetto XVI ha sempre indicato: Dio è Amore e in Lui tutto si realizza in pienezza.

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