Se il 1° gennaio è dedicato alla Madre di Dio, è anche un giorno decisamente appropriato per invocare lo Spirito Santo.
Il Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia suggerisce di rivolgersi allo Spirito Santo per ottenere ispirazione nell'anno nuovo:
“I fedeli sono anch’essi coinvolti nel clima festoso del capodanno e scambiano con tutti gli auguri di 'buon anno'. Ma essi devono saper dare a tale consuetudine un senso cristiano e farne quasi un’espressione di pietà. I fedeli infatti sanno che l’'anno nuovo' è posto sotto la signoria di Cristo e perciò, scambiandosi gli auguri, lo pongono anch’essi, implicitamente o esplicitamente, sotto il dominio di Cristo, a cui appartengono i giorni e i secoli eterni.
A questa consapevolezza si riallaccia la consuetudine molto diffusa di cantare, il 1° gennaio, l’inno Veni, creator Spiritus, perché lo Spirito del Signore diriga i pensieri e le azioni dei singoli fedeli e delle comunità cristiane durante il corso dell’anno”.
L'inno Veni Creator Spiritus si apre con le parole: “Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato”.
Più avanti nel testo si legge: “Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male”.
È uno splendido inno, e rappresenta una forte invocazione dello Spirito Santo sull'anno nuovo.
Se cercate un modo alternativo per iniziare il nuovo anno, pensate a pregare lo Spirito Santo per ricevere ispirazione!