17 Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno
nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per
dare testimonianza a loro e ai pagani. 19 E quando vi consegneranno nelle loro mani, non
preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel
momento ciò che dovrete dire: 20 non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre
vostro che parla in voi. 21 Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.
La terribile morte di Stefano sembra rovinare tutta l’atmosfera del Natale. Come si può
credere alla luce quando le tenebre vincono in questo modo? Come può convivere il
martirio di Stefano con la buona novella del Vangelo di un Dio che si fa uomo e viene ad abitare in mezzo a noi?
È proprio su questa domanda scandalosa che la pagina del Vangelo di oggi ci aiuta a gettare un po’ di luce: “Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani”.
Gesù non tiene all’oscuro i suoi discepoli. Egli sembra voler dire loro “non pensate che
andrà sempre tutto bene, anzi, proprio quando vi sarete decisi a vivere in un certo modo sperimenterete che tutto vi andrà contro. Ma non perdete fiducia perché vi aiuterò io ad attraversare qualunque tempesta”.
Finché continueremo a pensare a Gesù come un porta fortuna che tiene lontano le sfighe della vita allora non avremmo ancora capito nulla del cristianesimo. Gesù non è un modo per non avere problemi, ma un modo per non soccombere ad essi. Il male ha come scopo quello di usare i problemi per scoraggiarci, farci perdere la speranza, la fiducia, e soprattutto mettere in crisi la convinzione che Dio è nostro Padre.
Invece Dio usa le avversità affinchè usiamo la nostra libertà fino in fondo, specie quando tutto sembra perduto. Infatti solo chi si affida come Stefano può permettersi anche di morire, perché le persone così non muoiono mai veramente.