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Nigeria, Myanmar, Haiti… Un altro anno sanguinoso per i cristiani

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Agnès Pinard Legry - pubblicato il 23/12/22
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Anche il 2022 è stato caratterizzato da una forte violenza contro i cristiani: in luoghi come Nigeria, Myanmar, Messico e Cina, i cristiani pagano con la vita il fatto di voler vivere la propria fede

Il prezzo del sangue è quello che molti cristiani in tutto il pianeta hanno dovuto pagare nel corso di quest'anno per il semplice fatto di professare la loro religione.

I numeri lasciano senza parole. Il 75% dei perseguitati a causa della propria fede è costituito da cristiani, rende noto la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) nel suo rapporto più recente sulla libertà religiosa nel mondo. Più di 360 milioni di cristiani sono stati “fortemente perseguitati e discriminati” a causa della loro fede in tutto il pianeta, conferma la ONG evangelica Open Doors. Questa persecuzione assume varie forme, più o meno violente e sanguinose.

Quest'anno, ad esempio, il Governo indiano ha provato a espellere dal Paese le Missionarie della Carità, la famosa congregazione fondata da Madre Teresa di Calcutta nel 1950. Le religiose hanno da poco ricevuto l'autorizzazione a rimanere in India, ma questo risultato non è stato ottenuto in Nicaragua, dal quale sono state espulse. Il dittatore nicaraguense Daniel Ortega sta guifando una vera caccia ai cattolici nel Paese centroamericano: tra molti esempi drammatici, la persecuzione ha portato all'espulsione delle congregazioni religiose e perfino del nunzio apostolico, al divieto di processioni e all'arresto di sacerdoti e anche di un vescovo.

Uccisi perché cristiani

In Afghanistan, la persecuzione si sta trasformando in uno sterminio sistematico dei cristiani. Con il collasso del Governo afghano, il ritiro delle truppe statunitensi e della NATO e il ritorno dei talebani nell'agosto 2021, la situazione nel Paese è diventata ancor peggiore di quella che già era.

Nel marzo scorso, i talebani hanno proibito agli Afghani di lasciare il Paese mentre proseguivano con la loro “operazione di pulizia” porta a porta, cercando persone sospettate di avere rapporti con gli Stati Uniti e cacciando persone che, come i cristiani, sono accusate di non rispettare le rigide norme islamiste del regime talebano.

Le persecuzioni sono state sanguinose nel 2022. Uccisi perché cristiani: questa la tragica fine che sacerdoti, religiose e molti fedeli laici hanno trovato nel mondo quest'anno.

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