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I 3 consigli dello Spirito Santo per avere una vita più sana

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 22/12/22
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Papa Francesco: “Lo Spirito ci ricorda la grazia del presente. Non c’è tempo migliore per noi: adesso, lì dove siamo, è il momento unico e irripetibile per fare del bene"

Per avere una vita migliore provate a seguire questi 3 consigli che ci offre lo Spirito Santo: è Papa Francesco, nei suoi interventi pubblici, a ricordarceli.  Sono riportati nel nuovo libro “Buona Vita. Tu sei una meraviglia”, un “invito” al vivere sano e bene ad ogni età. Pubblicato in collaborazione con Libreria Editrice Vaticana, il volume esce per il marchio editoriale Libreria Pienogiorno.

PAPIEŻ FRANCISZEK

Primo consiglio: abita il presente

Il primo consiglio dello Spirito Santo è: «Abita il presente». Il presente, non il passato o il futuro. Il Paraclito afferma il primato dell’oggi, contro la tentazione di farci paralizzare dalle amarezze e dalle nostalgie del passato, oppure di concentrarci sulle incertezze del domani e lasciarci ossessionare dai timori per l’avvenire. 

Lo Spirito ci ricorda la grazia del presente. Non c’è tempo migliore per noi: adesso, lì dove siamo, è il momento unico e irripetibile per fare del bene, per fare della vita un dono. Abitiamo il presente!

Secondo consiglio: cerca l’insieme

Poi, come secondo consiglio dello Spirito Santo, il Paraclito consiglia: «Cerca l’insieme». L’insieme, non la parte. Lo Spirito non plasma degli individui chiusi, ma ci fonda come Chiesa nella multi- forme varietà dei carismi, in un’unità che non è mai uniformità. Il Paraclito afferma il primato dell’insieme.

Nell’insieme, nella comunità lo Spirito predilige agire e portare novità. Guardiamo agli Apostoli. Erano molto diversi. Tra loro, ad esempio, c’erano Matteo, pubblicano che aveva collaborato con i Romani, e Simone, detto Zelota, che si opponeva a loro. C’erano idee politiche opposte, visioni del mondo differenti. Ma quando ricevono lo Spirito imparano a non dare il primato ai loro punti di vista umani, ma all’insieme di Dio. 

main de dieu cathédrale orléans

Nè Destra, né Sinistra

Oggi, se ascoltiamo lo Spirito, non ci concentreremo su conservatori e progressisti, tradizionalisti e innovatori, Destra e Sinistra. Se i criteri sono questi, vuol dire che nella Chiesa si dimentica lo Spirito. Il Paraclito spinge all’unità, alla concordia, all’armonia delle diversità. Ci fa vedere parti dello stesso Corpo, fratelli e sorelle tra noi. Cerchiamo l’insieme! Il nemico vuole che la diversità si trasformi in opposizione e per questo la fa diventare ideologia. Dire “no” alle ideologie, “sì” all’insieme.

Terzo consiglio: metti Dio prima dell’io

Infine, il terzo grande consiglio: «Metti Dio prima del tuo io». È il passo decisivo della vita spirituale, che non è una collezione di meriti e di opere nostre, ma umile accoglienza di Dio. Il Paraclito afferma il primato della grazia. Solo se ci svuotiamo di noi stessi lasciamo spazio al Signore. Solamente se ci affidiamo a Lui ritroviamo noi stessi. Solo da poveri in spirito diventiamo ricchi di Spirito Santo. Vale anche per la Chiesa. 

Non salviamo nessuno e nemmeno noi stessi con le nostre forze. Se in primo luogo ci sono i nostri progetti, le nostre strutture e i nostri piani di riforma scadremo nel funzionalismo, nell’efficientismo, nell’orizzontalismo e non porteremo frutto. 

Le ideologie che dividono

Gli “ismi” sono ideologie che dividono, che separano. La Chiesa non è un’organizzazione umana – è umana, ma non è solo umana. La Chiesa è il tempio dello Spirito Santo. Gesù ha portato il fuoco dello Spirito sulla Terra. E la Chiesa si riforma con l’unzione, la gratuità dell’unzione della grazia, con la forza della preghiera, con la gioia della missione, con la bellezza disarmante della povertà. Mettiamo Dio al primo posto!

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