Il momento più atteso dell'anno è arrivato. È cominciata la seconda tappa dell'Avvento.
La Parola di Dio prepara noi cristiani in modo immediato alla nascita di Gesù.
Lo leggiamo nella lettura del Vangelo secondo San Matteo 1, 1-17, che tratta la genealogia di Cristo, vero Dio e vero uomo.
Prima di Lui sono esistite quattordici generazioni, iniziando con Abramo fino al re Davide, e dalla deportazione a Babilonia fino a Cristo, ci dice la Parola nei Vangeli. E prima di questi, lo spiega l'Antico Testamento.
Il sogno di Giacobbe
In Genesi 28, 10-15 leggiamo che Giacobbe fa di notte un sogno in cui vede una scala partire dalla terra arrivando fino all'inizio del cielo.
Nel sogno poteva vedere gli angeli salire e scendere da essa. E ha visto Nostro Signore collocarsi al primo gradino alla fine della scala.
Allora il Signore Dio gli ha promesso di dargli interedità la terra, e che la sua discendenza si sarebbe estesa a est e a ovest, a nord e a sud.
Tutta la terra si riempie ogni anno dello spirito di Dio, della luce di un Salvatore, dell'Amore, attraverso il quale ogni essere umano viene creato, alimentato, protetto, amato e chiamato a una vita che è eterna.
Non trascurare il sogno di Dio
La promessa di Dio è per sempre, fino alla fine delle generazioni. Ci ha creato per il Suo cuore, e per questo ha posto in ogni cuore cristiano questo sogno:
“che tutte le Nazioni del mondo si chiameranno beate per causa Sua”
La proposta divina per l'uomo va al di là dello stress che si intensifica uscendo a fare spese per giorni interi, alla ricerca dei regali migliori per i propri cari.
Va al di là delle belle decorazioni di ogni casa, al di là dell'albero gigantesco di New York e dell'imponente Torre Eiffel di Parigi decorata.
Tutto questo va benissimo per quelli che sanno solo che Gesù è il fondatore della religione cristiana.
Anche se noi cristiani compriamo e decoriamo in Suo onore, è importante ricordare che la cosa principale è cercare di evangelizzare dal luogo in cui il Signore ci ha posti. Solo così tutte le Nazioni saranno Sue.
Viviamo il vero incontro con l'amore di Dio, che è lì nel Presepe. In una culla di paglia da cui emana una grande Luce.