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Perché venerdì 17 è un giorno sfortunato? La “colpa” è della Bibbia

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 14/12/22
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Questa data mette insieme due componenti già di per sé cariche di negatività

Si chiama eptacaidecafobia e non è altro che la paura feroce del venerdì 17. Qualcuno si chiude in casa, altri escono con cornetti o zampe di coniglio nascoste in borsa e la certezza che qualcosa di nefasto si stia per abbattere su di lui gli resta appiccicata alla pelle fino all'alba di sabato 18.

La morte di Gesù

Ma perché tutta questa paura della iella legata al venerdì 17? E’ semplice: perché questa data mette insieme due componenti già di per sé cariche di negatività come il venerdì, dies funesto perché giorno della morte di Gesù, e il 17 che è da sempre ritenuto sfortunato in Italia (Famiglia Cristiana).

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5 "cause"

Le origini della maledizioni associata al 17 sono storiche e bibliche e ne annoveriamo almeno cinque.

1) Nell’antica Grecia i seguaci di Pitagora disprezzavano il numero 17 poiché era tra il 16 e il 18, i numeri che rispecchiavano perfettamente la rappresentazione di quadrilateri 4x4 e 3x6.

2) Nell’Antico Testamento, invece, la data di inizio del Diluvio Universale è il 17 del secondo mese.

3) Nella battaglia di Teutoburgo del 9 d.C., che passò agli annali come una delle peggiori disfatte militari romane, la XVII, XVIII e XIX legione, le coorti di fanteria e le ali di ausiliari a cavallo vennero spazzate via dalle tribù germaniche della Bassa Sassonia, e mai più ricostituite, sicché c’è chi ha ricondotto il 17 al disastro militare.

4) Nella Roma dei Cesari sulle tombe era usanza scrivere “VIXI”, ovvero “ho vissuto”, “sono morto”.

5) Nel Medioevo, però, a causa dell’analfabetismo molto diffuso l’iscrizione veniva confusa con il numero 17 che invece era XVII.

È così giunta fino ai nostri giorni la credenza superstiziosa per cui il numero 17 sia un simbolo di sventura.

L'eccezione italiana

Il venerdì 17 è una superstizione tipicamente italiana, non riscontrabile altrove: nel mondo si ritrovano infatti altre date e altri numeri "negativi". Si è già detto di "venerdì 13" nei paesi anglosassoni, mentre in Spagna (paese anch'esso dalle radici latine e cattoliche), Grecia e in Sudamerica il giorno sfortunato è invece "martedì 13" .

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