Un presepe microscopico, inciso in un granello d’oro, che a differenza dell’evangelico cammello passa per la cruna di un ago (Mt 19,24). È l’ultima opera dell’artista Graham Short, che si può andare ad ammirare nella chiesa Saint-Laurent a Northfield (Birmingham) – chiaramente con un microscopio.
L’artista ha ammesso di aver usato dei betabloccanti per rallentare il proprio ritmo cardiaco e poter incidere «tra un battito del cuore e l’altro». Altra eccentricità: si è fatto iniettare del botox attorno agli occhi per battere le palpebre il meno possibile.
Ha lavorato otto ore al giorno per cinque giorni, perlopiù al mattino presto e alla sera tardi (in modo da evitare che il traffico cittadino lo distraesse dall’incisione precisa della scena della Natività).
L’oggetto è stato valutato intorno ai 20mila euro. L’artista non è alla propria “micro-incisione”: aveva già rappresentato la regina Elisabetta II su una punta di spillo, venduta per 100mila euro.
L’uomo, 76enne, ha detto di aver raccolto questa sfida («non impossibile come sembra») per la propria parrocchia: una bella iniziativa che ha provocato «lo stupore» dei fedeli, accorsi in massa per vedere questo presepe che almeno in questo assomiglia a Dio – “invisibile” ma presentissimo.
Il presepe di Santa Maria Maggiore:
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]