Cosa spinge un giovane che ha successo nella vita a lasciare un mondo pieno di promesse per optare per la libertà che sperimenta chi si consacra a Dio in un monastero?
È la domanda a cui cercherà di rispondere Libres, la pellicola prodotta da Bosco Films e Variopinto Producciones di cui sono appena terminate le riprese, sotto la direzione di Santos Blanco.
Si tratta di un documentario che varca la soglia di dodici monasteri per gettare nuova luce sulla vita di questi uomini dediti al lavoro e alla preghiera. I monasteri sono situati in Spagna, Paese noto come “il polmone della vita contemplativa” e che accoglie il maggior numero di monasteri, conventi e abbazie del mondo: circa 750.
“Libres cerca di guidare lo spettatore in un viaggio che intreccia la vita quotidiana di due mondi del tutto diversi. In questo modo, cerca di far conoscere le motivazioni delle persone che in pieno XXI secolo scelgono una vita in 'libertà' ma lontana da ogni comodità e tra quattro mura, cosa che per molti sarebbe una follia”, hanno spiegato fonti della produzione ad Aleteia.
Ottenere il permesso per accedere a questi luoghi misteriosi e mistici è stata una grande sfida per i realizzatori del film. Sono pochissime le occasioni in cui persone estranee alla vita monastica sono riuscite a entrare con le loro telecamere nei monasteri di clausura".
Un progetto cinematografico eccezionale
“Ancor più eccezionale, però, è il fatto che le persone che vi abitano abbiano aperto la propria anima davanti a un'équipe cinematografica”, continuano a spiegare i produttori del lungometraggio.
Tra i pochi precedenti esistenti, ci sono le pellicole girate in un unico monastero, come il pluripremiato Il Grande Silenzio (Germania 2005), del regista Philip Gröning. Questi, dopo 16 anni di attesa, ha ricevuto dall'Ordine Certosino l'assenso a iniziare le riprese. La post-produzione è durata cinque anni, e quindi ne sono passati ben 21 dalla richiesta all'uscita del film.
Le imprese produttrici segnalano che il documentario Libres uscirà nel 2023 in Spagna, Stati Uniti e America Latina.
Entrare nel silenzio
I produttori hanno confessato ad Aleteia cos'ha presupposto girare un film di questo tipo: “Entrare nel silenzio, nella pace e nello stile di vita di questi uomini e queste donne è stata un'esperienza unica, e siamo molto felici di poter portare questo film prossimamente nelle sale cinematografiche”.
“L'essere umano è una perfetta simbiosi di corpo, mente e anima. Da secoli la Spagna è culla della contemplazione”, hanno aggiunto i produttori. “‘Libres’ è un viaggio nell'interiorità dell'uomo in cui abbiamo ottenuto il permesso di entrare e parlare con persone che raramente pronunciano una parola e in luoghi che restano chiusi al mondo: i monasteri”.
“Questa è la nostra opportunità di capire cosa porta una persona in pieno XXI secolo a decidere di chiudersi tra quattro mura per il resto della sua vita. Com'è la sua quotidianità, il suo legame con la natura pura e la sua vita esteriore, che ha molto a che vedere con quella interiore”.
I produttori ci hanno permesso di ammirare alcuni passi del documentario in questo video:
Dev'essere ancora terminato
La produzione cinematografica di Variopinto Producciones e Bosco Films ha contato sul sostegno della Fundación DeClausura, che ha aiutato a poter girare in 12 conventi e monasteri spagnoli mettendo in contatto l'équipe diretta da Santos Blanco. Hanno contribuito in modo attivo, sostenendo il progetto, Methos Media, Acdp, Duc in Altum e Avvenire Films.
I produttori non hanno ancora potuto coprire totalmente il budget, motivo per il quale invitano istituzioni o privati a offrire il proprio contributo alla produzione del documentario. Si può collaborare al progetto attraverso questo link: Libres - CROWDFUNDING
Mentre si aspetta l'uscita del film, ecco alcune immagini delle riprese, un modo estremamente suggestivo di entrare in quel silenzio di libertà che si può respirare solo in un monastero.
Aleteia, rete globale cattolica di informazione, in virtù della sua missione contribuisce, in collaborazione con la Fundación DeClausura, a comunicare la vita, la spiritualità e i prodotti dei monasteri contemplativi.