È ancora possibile affidare la propria vita alla Bibbia? Ma non è una favola, o comunque un libro poetico che non è normativo, non ha valore per la vita? Padre Maurizio Botta smonta la tesi della “fiaba” nel suo libro “Le domande piccole dei grandi – Vivere la fede oltre i luoghi comuni” (Edizioni Studio Domenicano).
“Non sono trattati storico-scientifici”
Padre Botta dice che «Dio non si rivela per rispondere a interrogativi di storia e di scienza. La verità che Dio comunica nella sua rivelazione e che assicura nella Sacra Scrittura, è la verità che Egli ci dona per la nostra salvezza. La Sacra Scrittura va letta nella prospettiva della salvezza, del salvarsi, della felicità, della risposta di senso».
«Faccio delle parafrasi: “Le pagine della Bibbia sono realmente la verità della nostra vita”. In questo senso - prosegue Padre Maurizio - in esse non c’è alcun errore nelle risposte che danno per la nostra salvezza, per la nostra felicità, su chi è Dio e su chi è l’uomo. Non sono, quindi, dei trattati storico-scientifici».
Antico e Nuovo Testamento
Se la Bibbia non è un trattato scientifico, ma le parole che Dio ha donato per salvarci, allora quanto sono veri i fatti raccontati in essa? «C’è una differenza profonda tra l’Antico Testamento e il Nuovo Testamento - precisa il sacerdote -: è segnalata dal differente modo di pensare la storia. Un conto è il modo di pensare la storia, un libro storico negli anni in cui è stato composto l’Antico Testamento. Altro conto sono i racconti dei Vangeli».
La storicità di Gesù e dei Vangeli
Il punto fondamentale, è la tesi Padre Botta, consiste nella storicità di Cristo e nella storicità dei Vangeli. «In primo luogo, Gesù è stato una figura storica, una persona realmente esistita. La conoscenza di ciò non implica la fede, è un fatto oggettivo, accademico, ci sono tantissimi studiosi atei che riconoscono innanzitutto l’esistenza storica di Gesù perché è documentabile e dimostrabile».
I cristiani e la "pretesa" di Cristo
In secondo luogo, «è dimostrabile storicamente che da subito i cristiani hanno creduto quello che oggi i cristiani credono. I cristiani, tutti e ovunque, hanno sempre creduto alla pretesa di Cristo di essere Dio al pari del Padre, di essere Figlio di Dio. Hanno sempre creduto alla presenza dello Spirito Santo, quindi alla Trinità. E ciò è storicamente dimostrabile».
I Vangeli sono “ininventabili”
Ma i Vangeli sono stati inventati? «Per mille ragionevoli motivi - replica Padre Maurizio Botta - sono ininventabili. Ti faccio un esempio. Qual è la prova più evidente, più potente, più incontrovertibile, inconfutabile, della storicità di Cristo? L’esistenza del popolo di Israele».
Il popolo di Israele è «l’unico popolo che ha attraversato i secoli e non ha lasciato che qualche cristiano manipolasse i suoi testi, le sue fonti. Sì, dico qualche cristiano, perché c’è la fantomatica idea che il cristiano sia automaticamente un “manipolone”, uno che si aggiusta i vangeli, se li disfa, se li scrive come vuole».
Nessuno nega l’esistenza di Gesù
Il popolo di Israele, osserva il sacerdote a chi dice che la Bibbia e il Vangelo sono una “favola”, «non ha lasciato che qualcuno manipolasse le proprie fonti. Ora, non c’è un testo ebraico che neghi la storicità di Gesù. Nessun testo riporta: “Gesù non è esistito”. Ma dico di più. Alcuni testi del Talmud – che sono denigratori nei confronti di Gesù in un modo proprio patetico – accusano Maria di avere avuto una relazione in periodo mestruale con un demone. Perché? Per giustificare la potenza dei miracoli operati da Gesù».
La prova degli ebrei
Questa, conclude Padre Botta, «è una prova storica evidente: gli ebrei non potevano non dire che Gesù avesse fatto i miracoli, perché questi erano notori; non potevano dire che Gesù non era esistito, visto che era esistito; e allora, per spiegare i suoi miracoli, sostengono che era uno stregone, un mago, e che sua madre si era unita con un demone in periodo mestruale, per dire la roba più schifosa di tutte, per spiegare la potenza di Gesù».
«Questa, per me, va benissimo come una dimostrazione ragionevole, storica, che soddisfa la mia testa. Ed è una. Tutte le scoperte archeologiche in Terra Santa confermano, anche nei dettagli minimi e più insignificanti, la precisione degli evangelisti».
“Le persone più intelligenti mai esistite”
Se Gesù Cristo fosse tutta un’invenzione - è la chiosa di Padre Maurizio - allora dovresti essere d’accordo con me nell’ammettere che abbiamo a che fare con le persone più intelligenti mai esistite. Ma chi sono costoro che sono stati capaci di tenere in piedi per duemila anni una roba del genere?».