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“Preparate con me le ricette legate ai Santi”

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 29/11/22
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Romana Cordova dopo aver condotto su Radio Maria "Cucinare con i Santi e non solo", ha dato alle stampe questa raccolta di ricette tradizionalmente associate a quelli che lei chiama "Amici tanto cari", modelli da seguire e a cui rivolgersi per chiedere con fiducia aiuto.

Le imminenti festività natalizie, che vedranno coniugare – come amava salmodiare amabilmente il mio precedente parroco – "mistica" e "mastica", si rivelano il momento  migliore per presentare il libro, appena pubblicato, di Romana Cordova dal titolo "Il cibo e i santi. 40 ricette 40 santi" (Berica editrice, collana Uomovivo).

L'autrice è di Reggio Calabria ma vive a Verona con suo marito. Adora stare ai fornelli e pubblica spesso sui suoi canali social piatti salati e dolci con cui coccola parenti e amici.

La raccolta di ricette "Il cibo e i santi"

Dopo aver condotto su Radio Maria per tre anni la trasmissione radiofonica "Cucinare con i Santi e non solo", ha dato alle stampe questa raccolta di ricette tradizionalmente associate a quelli che lei indica come "Amici tanto cari", modelli da seguire e a cui rivolgersi per chiedere con fiducia aiuto.

La Cordova nell’introduzione sottolinea come

Il rapporto con il cibo è in un certo senso rapporto con Dio. Mangiare è vitale, essenziale per la sopravvivenza, imprescindibile. Di conseguenza, proprio perché è vitale è gioia. Inoltre è dono di Dio e della sua Provvidenza e consumarlo insieme è comunione. L’Eucarestia avviene in una mensa.

Festeggiamo i santi con pietanze a loro ispirate

Si è rivelato pertanto naturale per i credenti dedicare ai Santi cibi e pietanze per festeggiarli in occasione della loro memoria liturgica. Ricette, provenienti dal mondo contadino e monastico, che vedono impiegati ingredienti semplici, ispirate allo stile di vita di un determinato Santo o evocative di episodi storici o leggendari che ne caratterizzano la figura.

In definitiva, come l’autrice conclude nella sua presentazione, una “raccolta di ricette (che) vuole contribuire a rendere omaggio e a diffondere il culto dei Santi anche (…) attraverso il buon cibo. E dal nutrimento del corpo evoca e congiunge la necessità del nutrimento dell’anima”.

Da questa raccolta di mistica e mastica abbiamo scelto per voi due Sante, la cui memoria liturgica cade in questo periodo di Avvento, con le relative ricette delle pietanze a loro dedicate. 

1Santa Caterina d'Alessandria

Santa Caterina d’Alessandria era una giovane egiziana della omonima città dell’Egitto, martirizzata nel IV secolo a causa del rifiuto di onorare gli dei pagani. È considerata la patrona delle ragazze in cerca di marito. La ricetta delle sue caramelle nasce in Canada ad opera di Marguerite Bourgeoys, una suora della Congrégation de Notre-Dame à Montréal, che nel 1653 intese istruire le ragazze della sua scuola a preparare questa prelibatezza per rendersi interessanti agli occhi dei ragazzi.

Tiré: le caramelle di Santa Caterina

Ingredienti: 220 g. di zucchero Cassonade; 14 g. di sciroppo di mais; 165 g. di melassa; 60 ml di acqua; 50 g di burro + per imburrare

Procedimento: per prima cosa unire tutti gli ingredienti in una casseruola e a fuoco medio raggiungere la temperatura di 126° da misurare attentamente con un termometro da cucina.

Poi, quando si sarà formato un composto tutto sciolto, versarlo in una teglia grande e imburrata. Lasciare raffreddare fino a quando sarà possibile maneggiarlo.

Quindi, ungere le mani di burro e tirare il composto allungandolo e poi ripiegandolo su se stesso. Tirarlo nuovamente e ripetere queste operazioni fino a quando non raggiungerà un colore uniforme dorato. Con delle forbici tagliare piccole parti rettangolari e confezionare le Tiré (le caramelle “allungate” in francese) avvolgendole in pezzetti di cellophane formandola classica caramella.

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Tradizionalmente vengono preparate in occasione della festa di Santa Caterina, il 25 novembre.

2Santa Barbara

Santa Barbara, vissuta in Asia Minore, in quella che è l’attuale Turchia, è una martire del III secolo per aver abbracciato contro il volere del padre, che la denunciò alla magistratura romana, la fede cristiana insieme alla madre. 

Burbarah: il dolce di Santa Barbara

Burbarah è il dolce preparato per la sua festa, che ricorre il 4 dicembre, dai cristiani in Medio Oriente, in paesi come Siria, Libano, Palestina e Giordania. L’ingrediente principale è il grano cotto, elemento legato alla Santa che fa riferimento all’episodio della sua vita in cui riuscì a fuggire di prigione nascondendosi in un campo di frumento dove si sfamò mangiandone i semi.

Ingredienti: 500 g. di grano decorticato; 500 g. di uva passa; 500 g. di albicocche secche; 20 cucchiai di zucchero semolato; 2 cucchiaini di semi di finocchio; 2 cucchiaini di cannella in polvere; 2 cucchiaini di semi di anice; 1 cucchiaino di chiodi di garofano macinati, 1 cucchiaino di noce moscata in polvere; noci sgusciate q.b.; mandole perlate q.b.; chicchi di melograno q.b.

Procedimento: il primo passaggio da fare è sciacquare il grano sotto l’acqua corrente e metterlo in ammollo per circa 12 ore in acqua pulita. Trascorso questo tempo bisogna scolarlo e versarlo in una pentola con acqua fredda, coprire con un coperchio e lasciar cuocere fino a quando non sarà tenero.

Poi, aggiungere lo zucchero e le spezie di cui i chiodi di garofano pestati finemente. Tagliare le albicocche a piccoli pezzetti e aggiungerle al grano insieme all’uva passa. Lasciar cuocere ancora per 10 minuti.

Infine mettere la crema che si sarà formata in coppette e aggiungere sopra un pò di noci tritate, qualche mandorla e una manciata di chicchi di melograno.

Traditional-dessert-shutterstock

Non c’è che da leccarsi i baffi, già solo pregustando questi due dolci "pre-natalizi!".

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