E’ tra le suore più anziane d’Italia: ha 97 anni e ha scelto di essere monaca di clausura da quando aveva 17 anni, nel lontano 1942. Suor Serafina, al secolo Imelda Brazzalotto) originaria di Castione di Loria vive nel monastero domenicano di Castel Bolognese, in Emilia.
In bottega con la sorella
A Il Messaggero (17 novembre), ha raccontato che prima di diventare monaca di clausura, era una magliaia ed aiutava la sorella, in bottega, a realizzare e confezionare maglie. Figlia di contadini, ebbe la vocazione da giovane, a 17 anni, e i suoi genitori le stettero vicina in quel delicato momento. Non ostacolarono la scelta, tutt’altro.
Il monastero di Castel Bolognese
Così Imelda scelse il monastero il Monastero di Castel Bolognese, dove viveva una compaesana, suor Teresa Moro (Priora negli anni 60 per lungo tempo ndr). «Fu proprio in occasione della sua professione, nel maggio del 1942 che entrai per la prima volta nel Monastero di Castel Bolognese per provarne la vita e la regola monacale. Mi trovai bene e presi così la mia decisione».
Le bombe
Il Signore ormai l’aveva chiamata e «il 15 ottobre 1942 entrai definitivamente nel Monastero. Mi accompagnò in treno papà». Lei è rimasta l'unica delle sue consorelle ad aver visto la distruzione del monastero durante la guerra. «Era stato più volte colpito dai bombardamenti. Ci rimboccammo le maniche e iniziammo la ricostruzione; giunsero in bicicletta dalla pianura veneta i nostri parenti anche con viveri e beni di prima necessità; tra costoro c'era anche papà. A Castion di Loria avevano indetto una lotteria per raccogliere aiuti per noi! Alcuni, specie i parenti di madre Teresa Moro, rimasero qui anche qualche mese per aiutarci nella ricostruzione».
La stella dorata
In questi 80 anni da monaca di clausura, suor Serafina ha svolto numerosi incarichi nel monastero: «Ho lavorato come magliaia, ho lavorato di cucito e, come altre consorelle, ho avuto il privilegio di appuntare una stella dorata sul nuovo manto della Patrona di Castel Bolognese. Ho svolto l'incarico di maestra della Novizie per tanti anni - prosegue su Il Messaggero - ho accompagnato col suono dell'organo il canto delle Monache e dei fedeli per altrettanti anni, sono stata Priora per nove anni. E non mi sono mai pentita della mia scelta».