Diffuso il Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) “Perseguitati più che mai”. Nel 75% dei 24 Paesi esaminati l'oppressione o la persecuzione dei cristiani è aumentata.
I Paesi presi in esame da Acs
Il report, scrive Agensir (17 novembre), ha esaminato 24 Paesi in cui le violazioni della libertà religiosa destano particolare preoccupazione: Afghanistan, Arabia Saudita, Cina, Corea del Nord, Egitto, Eritrea, Etiopia, India, Iran, Iraq, Israele e i Territori Palestinesi, Maldive, Mali, Mozambico, Myanmar, Nigeria, Pakistan, Qatar, Russia, Sri Lanka, Sudan, Siria, Turchia e Vietnam. Il periodo di riferimento va dall’ottobre 2020 al settembre 2022.
Cristiani giustiziati in Nigeria
L’Africa registra un forte aumento della violenza terroristica, a causa della quale oltre 7.600 cristiani nigeriani sarebbero stati assassinati tra gennaio 2021 e giugno 2022. Nel maggio di quest’anno è stato pubblicato un video che mostrava 20 cristiani nigeriani giustiziati dai terroristi islamisti di Boko Haram e della Provincia dell’Africa occidentale dello Stato Islamico (Iswap).
Chiese a fuoco in Mozambico
In Mozambico, Al-Shabab ha intensificato la sua campagna di terrore e persecuzione, uccidendo i cristiani, attaccando i loro villaggi e appiccando il fuoco alle chiese. Il gruppo, affiliato allo Stato Islamico (Isis), ha provocato la fuga di oltre 800.000 persone e la morte di altre 4.000.
Medio Oriente: la grande fuga dalla Siria
In Medio Oriente la crisi migratoria minaccia la sopravvivenza di alcune delle comunità cristiane più antiche del mondo. Nella Siria, i cristiani sono crollati dal 10% della popolazione a meno del 2%, passando da 1,5 milioni del periodo precedente la guerra ai circa 300.000 di oggi.
In Iraq 50% in meno di cristiani
Nonostante il tasso di esodo in Iraq sia più basso, una comunità che contava circa 300.000 persone prima dell’invasione da parte di Daesh/Isis nel 2014, nella primavera 2022 si era ormai dimezzata. Questa minaccia esistenziale, si legge nel Report, si estende ad Israele e Palestina.
In India 710 episodi di violenza
Il nazionalismo religioso ha innescato crescenti violenze contro i cristiani asiatici, basti pensare ai gruppi nazionalisti hindutva e singalesi buddisti, attivi rispettivamente in India e Sri Lanka. Le autorità hanno arrestato fedeli e interrotto le funzioni religiose. L’India ha fatto registrare 710 episodi di violenza anticristiana tra gennaio 2021 e l’inizio di giugno 2022, causati in parte dall’estremismo politico.
Arresti e chiusura delle chiese in Cina
In Cina le autorità hanno aumentato la pressione sugli stessi cristiani, mediante arresti indiscriminati, chiusura forzata delle chiese e uso di sistemi di sorveglianza oppressivi.