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Perché i vescovi hanno uno stemma?

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Luisa Restrepo - pubblicato il 16/11/22
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I motivi per cui i vescovi usano uno stemma che identifica il loro ministero episcopale e il servizio che prestano alla Chiesa

Il fatto che ogni vescovo abbia un proprio stemma è una tradizione nella Chiesa, e non solo in quella cattolica, ma anche in quella ortodossa, quella anglicana e in altre Chiese protestanti.

Le norme che regolano il disegno del blasone sono le stesse dell'araldica generale, ma nella Chiesa ci sono delle variazioni specifiche.

Il diritto a un'araldica ha il suo fondamento nel fatto che la Chiesa ha una costituzione gerarchica.

Si usa uno scudo in base allo stato della persona all'interno della gerarchia, per l'esercizio delle cariche ecclesiastiche e il carattere della sua consacrazione (ordinazione per i sacerdoti e i vescovi, professione per i religiosi, benedizione abbaziale per gli abati o uso liturgico pontificio per alcuni templi).

Quando un vescovo viene ordinato, la Chiesa richiede che scelga un motto e disegni uno stemma episcopale, chiamato anche araldica ecclesiastica.

Com'è formato uno stemma?

Lo stemma è formato dal motto che cerca di riflettere le convinzioni del vescovo e dallo scudo episcopale, simbolo speciale che lo identifica.

Nella parte superiore dello scudo, com'è tradizione nell'araldica episcopale, si colloca un cappello prelatizio, di colore verde.

Questo cappello era originariamente portato dai cardinali quando andavano a cavallo, per proteggersi dal sole, ma nell'araldica è stato adattato come simbolo della Chiesa.

Dal cappello scendono, coprendo entrambi i lati dello scudo, sei nappe verdi su ogni lato, ordinate in tre ordini discendenti.

Le nappe indicano il rango all'interno della Chiesa come successore dei dodici apostoli, e il verde indica il colore che distingueva i vescovi nei tempi antichi, anche se attualmente si vestono di un altro colore.

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