Ecco come nasce e racimola adepti una setta satanica: un esempio emblematico per raccontare questa perversa pratica, è il gruppo di satinasti più grande e importante in Italia. Si tratta dei Bambini di Satana Luciferiani, fondati da Marco Dimitri, movimento settario nato a Bologna nato a Bologna il 13 febbraio 1973 e rimasto in vita fino ai primi anni duemila.
Il sociologo e scrittore Massimo Introvigne ne parla nel libro “Satanisti” (edizioni Sugarco), tracciando un ritratto di Dimitri e delle attività dei Bambini di Satana, evidenziando le tecniche che l’uomo, morto nel 2021, ha utilizzato per manipolare i suoi adepti.
La Fratellanza Cosmica
Dimitri era frequentatore nei suoi anni giovanili della Fratellanza Cosmica, un gruppo – oggi defunto o meglio proseguito sotto altra forma e nome – che si dichiarava in rapporto con gli extraterrestri e certamente non era satanico.
A sette anni
Dimitri comincia ad accostarsi all’ideatore del satanismo moderno, Crowley, da cui è ampiamente influenzato. Dichiara di avere rivelato tendenze sataniche fin dalla più tenera età: «A sette anni, ai giardini pubblici – scrive – mi divertivo spruzzando con il rubinetto della fontanella il ragionier Bianchi di ritorno dal lavoro, o il geometra Rossi (...) solo perché lo desideravo, mi dava piacere vederli correre via bagnati».
“Io ero la Legge”
Queste piccole imprese, scrive Introvigne, lo avviano già verso l’iniziazione satanica: «Io ero la Legge, perché non vedevo nessuna altra legge valida al di là di ciò che Io ero!». A partire dal 1982, Dimitri si considera ormai un satanista e inizia a organizzare riti diabolici nella provincia di Forlì, tra Rimini e Riccione, nel Pesarese e naturalmente intorno alla sua città, Bologna. Il nome del gruppo, Bambini di Satana, è riferito sia al «bambino interiore», ovvero «a quella creazione propria la cui struttura è originata nell’Opera Magica gestita dalla Volontà», sia alla purezza di un satanismo originario inquinato da successive influenze spurie e che solo «eterni bambini» potrebbero riscoprire.
“Messa nere” e “messe rosse”
Il gruppo celebra i suoi rituali in «vecchi casolari diroccati, cimiteri sconsacrati, boschi e luoghi lontani da occhi indiscreti e da curiosi», ma successivamente si dota di un tempio a Bologna con tende nere, maschere diaboliche, teschi e statue del Diavolo. I rituali comprendono «messe nere» e «messe rosse» in cui, secondo Dimitri, «tutti hanno rapporti sessuali con tutti, anche di tipo omosessuale» e si ricorre se del caso a pratiche sadomasochistiche «per scatenare certe energie».
La Grande Bestia 666
L’iniziazione avviene tracciando il numero 666 con il sangue del fondatore Dimitri – che si fa chiamare come Crowley «la Grande Bestia 666» – sulla fronte dell’iniziato o dell’iniziata, che riceve «il marchio della Bestia» dopo avere tolto tutti i vestiti. Il novizio deve sottoscrivere «un patto scritto di proprio pugno e firmato con il proprio sangue tramite il quale s’impegna al segreto rituale, e si proclama al fianco di Satana, suo dio e idolo per il tempo e oltre il tempo».
“La goccia nel mio sangue”
Con il patto il novizio afferma la sua fedeltà all’opera magica e si proclama Satana, dio di se stesso: «Giuro di essere fedele all’Opera dei Bambini di Satana e a Satana stesso, inteso come me stesso eretto nella mia natura, nel mio ego divino. Giuro lealtà nel mio operare, nel proseguire per esso, alla mia forma di iniziazione. Sigillando la mia firma con una goccia nel mio sangue, io mi proclamo Satana».
L’affiliazione
L’affiliazione, s’insiste, «è completamente gratuita, nessuno ha mai versato una lira per entrare nei Bambini », mentre «la tessera di appartenenza ha invece un prezzo, a scadenza annuale; è graficamente perfetta, con stemma e caratteri germanici in oro su campo nero. Solo mostrando questa si può accedere a rituali speciali». «Per quanto possa sembrare strano – incalzano i Bambini di Satana – un giuramento magico sancito con il proprio sangue non può essere infranto. Nemmeno se è arso o strappato il foglio sul quale lo si è scritto. Un tale giuramento è come una via senza uscita: non si può tornare indietro».
Matrimonio “uomo-donna-uomo”
I Bambini di Satana Luciferiani offrono una gamma completa di servizi ai loro adepti, distinti in quattordici diverse categorie di rituali. La prima – la più ovvia – è il «matrimonio fra due persone uomo-donna», ma seguono i matrimoni «uomo-uomo» e «donna-donna», per passare alle categorie dei matrimoni a tre «uomo-donna-uomo», «uomo-donna-donna», «uomo-uomo-uomo» e «donna-donna-donna». Non sono previsti quartetti, che moltiplicherebbero ancora le possibilità, ma l’ottava e la nona categoria sono il «matrimonio fra coppie (qualsiasi genere di coppia)» e il «matrimonio fra parenti (qualsiasi grado di parentela e sesso)».
Rituali di possessione diabolica
Per i cattolici e per gli aderenti ad altre religioni c’è una «cerimonia di annullamento di riti battesimali di qualsiasi culto», che può degnamente precedere il «battesimo o iniziazione all’Impero Satanico». Non manca un rituale per il «divorzio», e il crescendo si chiude con i «rituali di possessione diabolica» e i «rituali di dannazione di persone e oggetti per fini libertini». È probabile che alcuni di questi rituali siano peraltro rimasti sulla carta e non siano mai stati celebrati.
La disegnatrice di fumetti erotici
Sarebbe un errore considerare i Bambini di Satana come un semplice gruppo di gaudenti bolognesi che indulgono ai loro piaceri sessuali. È vero che una delle originarie esponenti del gruppo, Susi Medusa Gottardi, era una disegnatrice professionista di fumetti e storie erotiche apparse su riviste per soli uomini italiane e straniere. Il Vangelo Infernale, il testo sacro dei Bambini di Satana, è per una buona metà una descrizione di rapporti sessuali di tutti i generi e di tutti i tipi in un linguaggio che ricorda spesso i giornali pornografici.
“Satana è denaro”
Secondo Dimitri «Satana è denaro, arte e orgasmo, musica, lesbismo e tradimento. Il vero dannato se ne infischia anche dei viziosi suoi complici: li usa e li fotte». Un’altra parte del Vangelo Infernale è un elenco di nomi di demoni, non privo di elementi originali ma analogo ad altri manuali di evocazione che circolano in Italia e all’estero, in contesti anche neostregonici e non soltanto satanisti.
I rituali della magia
Vi è però un capitolo in cui Dimitri e i collaboratori descrivono le ragioni e i rituali della magia (l’influsso di Crowley è evidente) e la loro filosofia satanica, riassunta in sei punti: l’esaltazione del vizio («uno stato più profondo di messa nera: la messa nera con se stessi, l’orgia con se stessi»); l’arte, «demoniaca» per eccellenza; la guerra, che è «vita», una forza positiva; la scienza, esaltata come «uno dei principali nemici delle religioni»; lo «spirito», che è soprattutto orgogliosa confidenza in se stessi; e la ricchezza, giacché Satana è «la materia resa perfetta sotto il punto di vista del piacere».
Segue un «catechismo amorale» che proclama nel satanismo «l’unica possibilità di realizzare materialmente i propri desideri».
La tesi di Zanin
Il progetto di Dimitri non ha mancato di essere contrastato, attraverso complesse vicende presentate nel dettaglio nella tesi di laurea di un giovane studioso prematuramente scomparso, Simone Zanin (1978-2004)67. Tra il 1989 e il 1992 i Carabinieri si mettono sulle tracce dei Bambini di Satana attraverso diversi infiltrati. Nel 1992 c’è un’irruzione a Savignano sul Rubicone, nel Riminese, durante un rito. L’inchiesta si conclude con un’archiviazione, ma Dimitri perde il suo impiego di guardia giurata e deve vivere con la sua attività di mago.
Le vicende giudiziarie dei Bambini di Satana
La pubblicità – compresa la partecipazione a talk show televisivi – non è però sgradita a Dimitri, che porta i suoi adepti dall’iniziale trentina a un numero stimato fra i cento e i duecento nel 1994. Nel 1996, tuttavia, emergono accuse più gravi di violenza carnale su una ragazza minorenne e su un bambino, e anche di sacrifici umani. Dimitri è arrestato con due seguaci. Nell’inchiesta sono coinvolti anche Del Gatto e l’attrice romana Cristina Bagnolini, e i Bambini di Satana conoscono una grave crisi. La custodia cautelare degl’imputati dura tredici mesi. Nel 1997 Dimitri e i suoi compagni sono assolti – in primo grado – da tutte le accuse più gravi con formula ampia: rimane solo una modesta evasione fiscale, per la mancata bollatura di un libro contabile. Il 26 gennaio 2000 l’assoluzione è confermata in appello.
La sovraesposizione
Si può osservare che la sovraesposizione pubblicitaria si è rivelata per i Bambini di Satana un’arma a doppio taglio: se li ha fatti conoscere a molti che, diversamente, non ne avrebbero mai sentito parlare e ha moltiplicato i loro aderenti, è anche almeno una concausa delle loro disavventure giudiziarie. Che poi ne hanno determinato la graduale caduta.
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