separateurCreated with Sketch.

Le profezie di tre famose mistiche sulla fine del mondo

La beeta Anna Katharina Emmerick durante uno stato mistico.

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
don Marcello Stanzione - pubblicato il 12/11/22
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
“Cinquanta o sessant’anni prima del 2000 sarà sciolto dalle catene Satana per qualche tempo”

Diversi mistici hanno avuto visioni o locuzioni interiori apocalittiche, che rappresentavano la fine del mondo

La profezia della Seconda Guerra Mondiale?

Ai primi del XIX secolo, la monaca agostiniana Anne Catherine Emmerick, (1774-1824)  stigmatizzata e veggente, riferiva le predizioni che le venivano comunicate dal Soprannaturale durante i propri stati mistici: “… Cinquanta o sessant’anni prima del 2000 sarà sciolto dalle catene Satana per qualche tempo …Mi vennero indicate le date di molti altri eventi che non riesco a ricordare. Ma un certo numero di demoni saranno liberati molto prima di Lucifero, in modo che tentino gli uomini e servano come strumenti della giustizia divina”. 

Da contadina ad agostiniana 

La beata era nata da una famiglia di contadini e non poté frequentare regolarmente la scuola dovendo lavorare nei campi e aiutare in casa. Sin dalla più tenera età ebbe un profondo desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Come accadeva a quell’epoca, diverse Congregazioni di suore la rifiutarono perché non aveva a disposizione la necessaria dote economica per entrare in monastero. Solo nel 1802 venne finalmente accolta nel monastero delle Agostiniane di Agnetenberg presso Dulmen e l’anno seguente prese i voti religiosi. 

I doni soprannaturali

Quando, nel 1811, il monastero venne soppresso, la Emmerick fu accolta a Dolmen come domestica del sacerdote Lambert che era fuggito dai terrori della Francia rivoluzionaria. Dopo poco tempo, ella cominciò a sperimentare i dolori della Passione di Cristo e ricevette le stimmate. Presto si diffuse la voce dei suoi doni soprannaturali: conoscenza intuitiva dei cuori umani e dei misteri biblici della fede come delle reliquie dei Santi, comunione con le povere anime del Purgatorio e partecipazione con lo spirito ai misteri dell’Aldilà; tra l’altro, sapienza relativa alle proprietà delle erbe medicinali. 

La beata Anna Katharina Emmerick, a partire dal 1799, sente i dolori della corona di spine, accompagnati da perdite di sangue che ebbero luogo ogni venerdì. Poi sopraggiunsero dolori nelle mani e nei piedi. Invisibili da principio, le stimmate finirono per apparire sul corpo. Inoltre una croce avrebbe fatto la sua comparsa sul petto; raddoppiava nelle dimensioni nel tempo di Natale. Molti sacerdoti e medici vennero a visitarla per verificare la veracità di queste ferite. Uno dei dottori del convento cercò di curarle, senza però mai riuscirci.

Il poeta convertito

Molte persone cominciarono a farle visita, ricevendone insegnamenti e gesti di benevolenza. Dal 1819 fino al giorno del suo trapasso, le visioni della Emmerick furono dettate da lei stessa al poeta romantico Clemens Brentano - che poi si convertì al Cattolicesimo - il quale sedette quasi interrottamente al capezzale dell’estatica e annotò attentamente in sedicimila grandi fogli i suoi racconti biblici e le contemplazioni mistiche, paragonabili in qualche modo a quelle di Maria De Agreda (1602-1655) o della più recente Teresa Neumann (1898-1962). 

L’apparizione della Madonna

Riguardo ai tempi finali, la monaca agostiniana ha lasciato diverse sconvolgenti testimonianze: “Vidi un’apparizione della Madre di Dio che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che le persone devono pregare con fervore … Devono pregare soprattutto perché la Chiesa delle Tenebre abbandoni Roma”.

Virgen María, noche

Azzardo e alcool in chiesa

Le visioni sono indicative di un’epoca di sovvertimenti: “Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’Alto … C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda …”;

Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Tutte queste cose diedero tanta tristezza”.

La visione di Elisabetta Canori Mora

Altri mistici contemporanei della Emmerick e nostri contemporanei hanno avuto visioni e messaggi della Vergine e di Gesù dello stesso tenore, cioè apocalittici o legati alla fine del mondo.

La beata Elisabetta Canori Mora (Roma, 21 novembre 1774 – Roma, 5 febbraio 1825), ebbe a profetizzare: “ …Il cielo si coprirà di nuvole nere, si alzerà un tremendo uragano, si scateneranno le legioni dell’Inferno… Questo tempo non è tanto lontano come credete …”.

I castighi di Anna Maria Taigi

La beata Anna Maria Taigi (Siena, 29 maggio 1769 – Roma, 9 giugno 1837), da parte sua, ha vaticinato così sulla presunta fine del mondo: “Dio invierà due castighi: uno in forma di guerre e catastrofi e l’altro inviato dal Cielo. Sulla Terra cadrà un’oscurità che durerà tre giorni e tre notti e la luce artificiale non illuminerà, solo la luce delle candele benedette sarà possibile…”.

Top 10
See More