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Liberare le tante vittime degli abusi

abuso minori

Uznaj, że krzyk jest czymś złym

Twoja złość może być usprawiedliwiona, jednak krzyk nie jest najlepszym sposobem na jej wyrażenie. Co byś zrobił/a w pracy, gdybyś poczuł/a złość? Mam nadzieję, że w pracy nie krzyczysz! Znajdź inne sposoby, aby przekazać swym dzieciom komunikat, że jesteś bardzo rozzłoszczony/a. I uznaj, że czasami jest to niewskazane, aby dzieci o tym wiedziały.

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Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 10/11/22
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Il rapporto del Viminale elaborato da Meter Onlus parla chiaro: troppi abusi e violenze e soprattutto troppi minori vittime di abusi

Con i numeri non abbiamo un chiaro e sereno rapporto, specialmente se si tratta di numeri che rappresentano e descrivono gli abusi sessuali sui minori. Ne girano troppi e sono, non sempre, fuorvianti. Ma i numeri mostrano quanto sia incidente un fenomeno che, in questo caso, vive di silenzio, segreti nascosti, occultati e di oblio. Eppure alcuni Report, fatti con oculatezza e rettitudine (onestà intellettuale e non con influenze ideologiche o manipolatorie), rappresentano un chiaro orientamento: quando cresce l’attenzione e una solida sinergia consente l’emersione di quel ‘sommerso di violenze’ consumate sovente nel silenzio. In questo caso il ruolo dei Media e di strisciante pseudo ideologia giustificatrice, risulterebbe fondamentale e non strumentale per generare una sorta di ‘puntare il dito solo su una specifica categoria sociale o religiosa. L’abuso è abuso da qualunque parte provenga ed è attuato.

Le vittime attendono di essere accolte, ascoltate accompagnate e ‘guarite’; gli aggressori – se sono disponibili a farsi aiutare – devono con responsabilità scontare i loro reati e ‘peccati’ e iniziare percorsi di giustizia riparativa affinché non compiano più reiterati reati e ci sia una riconciliazione ed ‘espiazione’ di così gravi reati e aggiungo peccati.

Si discute, con veemenza e violenza, sulle liste di prescrizione e identificazione degli autori (in alcuni casi i sacerdoti e vescovi vengono messi al bando pubblico – e non è affatto una difesa per chi come me è un sacerdote) ma sappiamo tutti che non esiste nessuna esposizione con identificabile identità di tutti gli autori di reati sessuali nella società.

Su questo dobbiamo molto riflettere e di conseguenza agire.

Le vittime ogni anno in Italia

Attenendoci al Report (sconosciuto ai tanti!) del Dipartimento della Pubblica sicurezza, Direzione centrale della Polizia Criminale “Minorenni vittime di abuso1, l’analisi che è stata elaborata sulla base dei dati del biennio 2019-2020 e del periodo 1 gennaio – 30 giugno 2021 emerge un aumento i reati di atti sessuali con minorenne (+7%), adescamento di minori (+5%) e violenza sessuale a danno di minori (+24%). I numeri rappresentano persone già abusate e fanno emergere una situazione estremamente grave e di difficile gestione in termini di prevenzione, sensibilizzazione, informazioni e cura.

L'incidenza delle vittime di genere femminile è predominante per quasi tutte le tipologie di reato, con l’eccezione dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (anche questi in aumento del 13%), dove l’incidenza delle vittime di genere maschile si avvicina all’equivalenza, rimanendo comunque al di sotto del 50%.

Nello specifico il numero dei reati (inseriamo solo quelli a sfondo sessuale su minorenni, fino agli anni 18) commessi in Italia tra il 2019-2021 sono: adescamento di minorenni n. 2465; atti sessuali con minorenne n. 1359; pornografia minorile n. 1794; violenza sessuale : n. 10.493; violenza sessuale aggravata: 2585; violenza sessuale aggravata perché commessa in istituti di istruzione: 156; violenza sessuale di gruppo: 225. Per un totale di: n. 19.077

Numero delle vittime nel periodo tra il 2019-2021: adescamento di minorenni n. 2089; atti sessuali con minorenne n. 1145; pornografia minorile n. 724; violenza sessuale n. 1727; violenza sessuale aggravata n. 1288; violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione n. 97; violenza sessuale di gruppo n. 63. Per un totale di n. 7.133

In merito agli Autori, il Report evidenzia come quello maschile sia in prevalenza (87%) e predominante su quello femminile (13%) con una età tra i 14 e i 65 anni, sono nel 72% italiani e il 28% stranieri

Identificare le vittime di abuso

Ero io in quella foto e in quel video. Grazie perché mi avete individuato, mi avete liberato – ho vissuto per anni in una schiavitù psicologica – e ora non solo posso chiedere giustizia, ma posso liberamente vivere senza vergogna, senza imbarazzo, senza violenza ripetuta e diffusa attraverso il web.”

Un evento possibile quella della individuazione della vittima di abuso attraverso la foto e un video.

Poche volte, ancora troppo poco, queste parole liberanti e confortanti dichiarazioni: bambini identificati e liberati dalla schiavitù della pedopornografia e pedofilia. Eppure i bambini, con evidente difficoltà, vengono individuati, a distanza di tanti anni. Un abuso subito, ad esempio, da una vittima a 5/6/12 anni dalla foto si viene a scoprire anche dopo 10/15 anni. Ma è un fattore liberante che deve essere con responsabilità accolto, accompagnato, aiutato a superare la gravità lesiva dell’abuso.

I.C.S.E. - “International Child Sexual Exploitation”2.

E’ il Database delle immagini pedopornografiche presso l’Interpol di Lione, in cui sono archiviati i file utili all’identificazione di minori ed abusanti, condivisi a livello internazionale dalle Forze di Polizia specializzate attraverso un tavolo di lavoro virtuale.

Dobbiamo investire e migliorare gli sforzi per combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini online con il progresso tecnologico come l'IA (Intelligenza artificiale) con il recente sviluppo di PhotoDNA.

Il progresso tecnologico ci permette di raggiungere obiettivi sempre più soddisfacenti per la individuazione delle vittime e anche degli aggressori.

Il database di INTERPOL sullo sfruttamento sessuale dei bambini contiene oltre 4,3 milioni di immagini e video e ha aiutato a identificare più di 30.251 vittime in tutto il mondo, 13795 aggressori di minori identificati.

Numeri di un fenomeno (si consulti il Report Meter 20213) che risulta endemico, pericoloso, criminale e diversificato con fortilegami con la pedocriminalità e il business del traffico di esseri umani per scopi di sfruttamento sessuale dei minori e non solo.

Il risultato delle analisi delle immagini, vede convergere un dato condiviso e monitorato da anni dalle organizzazioni associative che si occupano di questo crimine contro l’infanzia.

Infatti l’Interpol a seguito dell'esame di una selezione casuale di video e immagini nel database dell'ICSE, gli indicatori sulle vittime non identificate nel materiale di sfruttamento sessuale minorile ha queste tendenze allarmanti: più giovane è la vittima, più grave è l'abuso; l'84% delle immagini conteneva attività sessuale esplicita; più del 60% delle vittime non identificate erano in età prepuberale, compresi neonati e bambini piccoli; il 65% delle vittime non identificate erano ragazze; è probabile che le immagini di abusi gravi abbiano caratterizzato i ragazzi; il 92% dei trasgressori visibili erano maschi.

Indagine che vede conferma sull’analisi dell’OSMOCOP di Meter e nei suoi Report pubblicati ogni anno.

Il 2021 fa registrare un aumento della fascia 8/12, le foto individuate passano da 819.576 nel 2020 a 2.935.952 nel 2021, i picchi nei mesi di luglio e settembre. Per le foto, scende il numero riferito alla fascia 3/7, ma sostanzialmente negli ultimi anni si evidenziano alcune impennate della fascia 3/7 – come è stato registrato nel 2020 – ma più in generale la fascia più richiesta risulta la 8/12. Vertiginoso aumento della ‘infantofilia’: abusi sui neonati.

La differenza tra i dati del monitoraggio e i totali per fascia d’età è riconducibile all’impossibilità di rilevare l’età anagrafica di alcuni bambini perché non sono ben visibili.

Si può fare molto di più per l’identificazione delle vittime, anche se più piccole sono: i neonati, più diventa problematica dare un nome un cognome, con la speranza che sopravvivono all’abuso.

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1 https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-10/report_minorenni_vittime_di_abusi_ottobre_2021.pdf

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