La messa è il fulcro della vita di ogni cristiano. Non solo è importante parteciparvi tutte le domeniche, come la Chiesa prescrivere ed esige, ma è anche conveniente arrivare un poco prima dell’inizio della celebrazione. Ecco perché.
1Essere sicuri di partecipare a tutta la messa
Nelle nostre vite sfrenate e movimentate è frequente che ci precipitiamo anche per andare a messa… e magari arriviamo pure in ritardo! Così rischiamo di non vivere pienamente la celebrazione eucaristica.
Il 5 febbraio 2014, durante un’udienza generale, papa Francesco ha dichiarato:
L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli.
Se meditiamo sul vero senso della messa, diventerà certamente più facile per noi arrivare in anticipo. Perché non prevedere l’ora a cui dobbiamo uscire di casa? E perché non scegliere la chiesa e la messa già alla vigilia? Questo potrà aiutarci ad arrivare prima e a vivere più intensamente il miracolo che il Signore vuole offrirci.
Non si tratta soltanto di essere puntuali, ma di arrivare in anticipo. Se usciamo di casa per arrivare precisi precisi ci accadrà senz’altro di arrivare con la messa che sta iniziando o qualche minuto più tardi. Se invece ci prefiggiamo di arrivare dieci o quindici minuti prima, disporremo di un margine sufficiente per aggirare gli imprevisti.
2Raccogliersi in preghiera preparandosi nell’anima e nello spirito
Quante volte ci ritroviamo persi nei nostri pensieri, durante la messa domenicale? Pensiamo alla lista delle cose che dobbiamo fare e alle scadenze che ci stanno davanti. Le inquietudini ci privano della pace e i problemi ci assalgono. È facile oggi avere sempre mille cose in testa.
Ma la messa è un vero incontro personale (e famigliare) con Gesù. Egli è presente nella sua Parola, nell’Eucaristia e nell’assemblea: «Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro» (Mt 18,20). Egli è il protagonista assoluto della celebrazione.
Se arriviamo qualche minuto prima, quando la chiesa è ancora mezza vuota, possiamo rilassarci e raccoglierci in silenzio. Possiamo utilizzare questo tempo per invocare lo Spirito Santo e metterci in una disposizione di preghiera. Possiamo anche deporre tutte le nostre preoccupazioni ai piedi dell’altare e affidarle al Signore. Chiedergli che il nostro spirito non se ne vada a zonzo e che ci aiuti a vivere la celebrazione con intensità.
3Leggere le letture in anticipo
Le letture non sono una parte secondaria della messa. Alcuni pensano che, anche se arrivano in ritardo, l’importante sia beccare l’omelia. Ma la Parola di Dio non consiste semplicemente nel leggere o nell’ascoltare la Bibbia. Dio è la sua stessa Parola: il Signore è realmente presente nelle letture bibliche. Quel che viene proclamato si rivolge particolarmente a ciascuno di noi.
I minuti che precedono l’inizio della liturgia sono un buon momento per leggere le letture del giorno. Spesso, quando queste vengono lette durante la messa siamo invasi da mille distrazioni. Non sentiamo bene oppure siamo poco sensibili all’intonazione della voce del lettore… Se però le abbiamo lette in anticipo, riusciamo a comprenderle meglio, vediamo i legami tra le pericoli. Apriamo in anticipo il nostro cuore, così che possiamo essere più facilmente toccati da uno o più versetti.
4Fare le prove dei canti
Molti canti sono vere e proprie preghiere, composte di parole bellissime. «Cantare a Dio significa pregare due volte», diceva Giovanni Paolo II parafrasando sant’Agostino. Cantare è anche un segno della nostra partecipazione alla messa. In molte parrocchie, i canti sono provati con la corale prima dell’inizio della celebrazione. Se arriviamo in anticipo, possiamo impararli, provarli, comprenderli e quindi cantarli con piena coscienza di quel che diciamo.
5Avere un buon posto
Arrivare in chiesa in anticipo garantisce che si trovi un buon posto. È dimostrato che la messa si vive meglio ai primi banchi: permette di essere più concentrati di quanto si sia sui banchi situati in fondo o tra le porte d’ingresso, dove saremo distratti dal viavai. Arrivare prima ci permetterà di scegliere il nostro posto, ma anche di avere una migliore acustica e una migliore visibilità per vivere al meglio la celebrazione eucaristica.
6Insegnare ai nostri figli il valore della messa
Quanto è importante vivere la messa in famiglia! Poterla vivere insieme è una maniera di rinforzare la nostra Chiesa domestica. Anzi, è una vera scuola – e non una scuola come le altre. Quel che i bambini osservano nei loro genitori nell’atto di pregare in chiesa imprime in loro un’impronta. Il modo in cui ci vedono pregare, cantare, vestirci, fare la comunione… e anche l’arrivare puntuali!
Se fin dalla loro più tenera età sono abituati ad arrivare in anticipo e a considerare la messa come un elemento centrale della settimana, sarà più facile, per loro, vivere la celebrazione eucaristica con maggiori intensità e raccoglimento per tutta la loro vita.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]