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Sono vere le visioni apocalittiche del veggente Mattia Laschut?

apparizioni turzovka madonna
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 04/11/22
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"La Signora è sollevata almeno quattro metri dal suolo. Ella solleva un lembo del suo velo e scopre un volto giovanissimo e dei capelli di un castano chiaro"

Sono vere, autentiche le visioni della Madonna di un veggente slovacco di nome Mattia Laschut? La Chiesa non le ha riconosciute, ma queste visioni fanno ancora discutere e si trascinano un velo di mistero per i temi apocalittici che raccontano.

I fatti

In una povera regione montagnosa della Slovacchia nord-occidentale, in cui Slovacchi, Moravi e Polacchi vivono insieme, sorge la cittadina di Turzovka dove, da circa un secolo, si venera l’immagine di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e dove, il 1° giugno del 1958, alla guardia forestale Mattia Laschut accadde qualcosa di singolare. 

Il veggente Laschut tra pini e abeti

Costretto dal dovere, anche nel giorno, festa della SS. Trinità e anno giubilare delle Apparizioni di Lourdes, era dovuto salire in montagna fra i pini e gli abeti. Mentre si dirigeva un po’ malinconicamente verso il pino sul quale da tempo era stata affissa un’immagine della Madonna  per adornarla di fiori campestri - oh, meraviglia! - in un accecante bagliore vide una celestiale e bella Signora cinta di azzurro e con le mani giunte. 

La scomparsa degli alberi

La Signora è sollevata almeno quattro metri dal suolo. Ella, dice il veggente Laschut, solleva un lembo del suo velo e scopre un volto giovanissimo e dei capelli di un castano chiaro. Il viso esprime un’infinita bontà e una grande dignità, tali di infondere nell’uomo una fiducia illimitata e un profondo rispetto. Mattia si accorge che attorno a lui sono scomparsi alberi e cose. Vede solo una carta geografica del mondo con delle scritte misteriose. Sotto di essa cominciano a susseguirsi sette scene, in rapida sequenza, come in un film. 

Il propagarsi del peccato

Nella prima scena il veggente Mattia Laschut scorge le terre emerse e i mari. I colori indicano il propagarsi del peccato. Oltre all’azzurro dei mari e dei fiumi, c’è il verde di alcune zone abitate da popolazioni pacifiche, mentre i territori in cui si diffonde il peccato sono colorati di giallo. 

"Fate penitenza"

Nella seconda scena Mattia vede il color giallo diffondersi, mentre il verde indietreggia e diminuisce: il male avanza trionfante. Un’iscrizione ammonisce: “Fate penitenza!.

Il colore del male

Nella terza scena il color giallo il male si propaga ancor di più e in alcuni luoghi diventa come un liquido in ebollizione. Ad un tratto Mattia Laschut vede cadere una pioggia di fuoco. La didascalia della scena avverte ancora: “Fate penitenza! Penitenza!”. 

Il verde scompare

Quarta scena. Il mondo è divenuto quasi tutto giallo. Il verde è quasi del tutto scomparso. Il veggente Laschut crede in questo modo di contemplare tutti i peccati dell’umanità, le manifestazioni del male e le sue spaventose conseguenze. 

Il mondo è in fiamme

Nella quinta scena e in quelle seguenti egli vede potentissime esplosioni sull’acqua e sulla Terra e una pioggia di fuoco che viene giù dall’alto. In un baleno tutto il mondo è in fiamme.

Le autorità comuniste imposero il silenzio e misero in prigione il veggente, dichiarandolo pazzo, mentre l'autorità ecclesiastica si mostrò prudente, ma fino ad oggi non ha emesso nessun giudizio ufficiale sulle apparizioni. Il luogo è notoriamente affollato da migliaia di pellegrini ogni anno, che vi giungono per chiedere grazie e miracoli alla Madonna. Si celebrano messe e sacramenti ed è chiamato la "Lourdes della Slovacchia".

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