Mercoledì, 2 novembre 2022
1. Perché il cardinale Zuppi partecipa a una cerimonia 'tridentina'?
2. La Chiesa spera nella riconciliazione dei Brasiliani dopo l'elezione di Lula
3. Serve un ecumenismo islamico, afferma il cardinal Fitzgerald
4. I parrocchiani attaccano la canonica dopo un'omelia “maldestra”
5. Il calciatore Ciro Immobile parla della sua fede
1Perché il cardinale Zuppi partecipa a una cerimonia 'tridentina'?
Anche se spesso ritenuto progressista, il cardinale Zuppi, membro della Comunità di Sant'Egidio e vicino al Papa, ha suscitato sorpresa nei circoli tradizionalisti quando ha acconsentito a presiedere i Vespri del pellegrinaggio Summorum Pontificum il 28 ottobre. Il pellegrinaggio prende il nome dalla lettera apostolica di Benedetto XVI del 2007 che riconosce il diritto dei sacerdoti di celebrare la Messa latina tradizionale. Questo rito è poi diventato più controverso, soprattutto da quando Papa Francesco ha diffuso nel 2021 il Motu Proprio Traditionis Custodes, che ha capovolto l'apertura permessa dal suo predeccessore. Da ciò deriva la sorpresa di molti nel vedere che l'arcivescovo di Bologna ha dato implicitamente un sostegno visibile al movimento tradizionalista, visto che è considerato dagli osservatori uno stretto alleato di Francesco nella Chiesa in Italia, soprattutto da quando è diventato presidente della Conferenza Episcopale Italiana in primavera. La partecipazione del cardinale Zuppi è tuttavia coerente con le sue posizioni e le azioni che ha intrapreso finora, sottolinea il vaticanista Andrea Gagliarducci in un'analisi pubblicata dalla Catholic News Agency. Il cardinale, pur se sistematicamente obbediente e allineato al Pontefice, ha ritenuto che la comunità tradizionalista della sua diocesi non crei problemi e ha intrapreso rapidamente dei passi per permetterle di continuare a esistere, a patto di rispettare le direttive romane. Una “soluzione pragmatica”, secondo Gagliarducci, che distingue Zuppi dagli altri cardinali, che hanno adottato rapidamente una linea più dura.
Catholic News Agency, inglese.
2La Chiesa spera nella riconciliazione dei Brasiliani dopo l'elezione di Lula
“La campagna presidenziale più feroce nella storia del Brasile”. Così il giornalista di Crux, Eduardo Campos Lima, descrive il processo elettorale terminato domenica scorsa con l'elezione del Presidente Luiz Inácio Lula da Silva a leader del Brasile. Il giorno dopo i risultati, anche se i sostenitori del Presidente uscente Jair Bolsonaro hanno bloccato le strade e organizzato manifestazioni di protesta, la Conferenza Nazionale dei Vescovi di Brasile (CNBB) ha diffuso una dichiarazione esortando la popolazione a riconciliarsi e a cercare il bene comune. “La conclusione delle elezioni del 2022 ci chiama ancor di più alla riconciliazione, essenziale per il nuovo ciclo che si sta aprendo. Ciascuno, senza distinzione, deve accompagnare, interpellare e supervisionare chi ha ottenuto il successo alle urne. L'esercizio della cittadinanza non termina con la fine del processo elettorale”, hanno scritto i vescovi brasiliani. Contattato da Crux, il vescovo Adriano Ciocca Casino, di São Félix, nello Stato del Mato Grosso, ha affermato che “la maggior parte degli elettori di Bolsonaro non è composta da fanatici, e dopo che il polverone sarà passato sarà possibile un dialogo”. La breccia tra i due leader politici è ben visibile a São Félix, situata nella regione amazzonica, dominata a livello economico dal settore agroalimentare, i cui rappresentanti sostengono con decisione Bolsonaro. Il vescovo testimonia la violenza della campagna durante la quale un sacerdote favorevole a Lula, ad esempio, è stato insultato sulle reti sociali. L'arcivescovo Roque Paloschi di Porto Velho, nello Stato di Rondônia, ha invece riferito a Crux che è arrivato il momento della riconciliazione, spiegando che quando sono stati annunciati i risultati, nella sua regione molte strade sono state bloccate da dimostranti pro-Bolsonaro. “Credo che l'ordine prevarrà, e che la gente si calmerà e accetterà il risultato delle elezioni. I cattolici devono essere saggi e attenti, evitando aggressività e vendetta”, ha spiegato, invitando i cristiani a ricordare la preghiera di San Francesco: “Signore, fa' di me uno strumento della tua pace”.
Crux, inglese.
3Serve un ecumenismo islamico, afferma il cardinal Fitzgerald
Alla luce del viaggio di Papa Francesco in Bahrein, il cardinale inglese Michael Fitzgerald, ex presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, affronta l'importanza del dialogo con le altre religioni, soprattutto con l'islam.
The Pillar, inglese.
4I parrocchiani attaccano la canonica dopo un'omelia “maldestra”
L'arcidiocesi spagnola di Santiago de Compostela esorta la comunità al dialogo dopo che dei parrocchiani hanno gettato delle pietre contro l'abitazione del parroco, che rimproveravano di aver dichiarato che le morti nei naufragi in mare erano dovute alla mancanza di fede dei marinai.
Vida Nueva Digital, spagnolo.
5Il calciatore Ciro Immobile parla della sua fede
Ciro Immobile aveva un sogno: diventare un calciatore. Oggi è un fuoriclasse, ma soprattutto un uomo, un marito e un padre la cui vita è ispirata dai valori dello sport e del cristianesimo.
Formiche, italiano.