Disturba la mia quiete, già puntellata dal dramma dei bambini che sono quotidianamente eliminati, abusati, vessati, uccisi, trafficati, lacerati, scartati come immondizia. Sono tanti, molti, troppi. Sotto gli occhi di tanti, di tutti.
C’è sempre un movente.
La piccola Lola, 12enne, sequestrata e uccisa in Francia seviziata e poi buttata come spazzatura, non è, né la prima e neanche l’ ultima di una tragica serie di bambini ‘eliminati senza movente’. Il rischio è quello di ‘archiviare il caso’, di dimenticarlo, di farlo cade re nell’oblio delle nostre coscienze.
Non c’è mai una ragione per fare violenza ai piccoli, ai deboli, ai vulnerabili. Si scatena su di loro una orribile furia o per riappropriarsi della propria infanzia negata, rubata, vessata, o per calcoli di potere e di avversi sentimenti di pedofobia (la paura dei bambini, visti come minaccia). C’è sempre, invece, un movente, oscuro e palese, così come è il male e la malvagità che possiede, incontrollato, l’uomo che perde se stesso e il legame fraterno con gli altri.
Responsabilità e determinazione.
Non possiamo non agire che con responsabilità e determinazione per far si che l’impegno aiuti a generare coscienze rispettose e che sappiano riconoscere l’altro non come un nemico da eliminare ma un compagno di vita che cammina insieme. Chi è deprivato di questa coscienza per cause dirette e indirette, subite Da venerdì, Lola, inquieta i miei sogni. Nella propria storia personale, trovi sostegno, accompagnamento, aiuto. Possibile via, anche se in salita.