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Il caso delle false suore di Trevi: il vescovo gli lancia l’ultimatum

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 21/10/22
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Due donne spagnole si sono spacciate per religiose e hanno occupato stabilmente la casa parrocchiale. E ora non vogliono più andarsene poiché "indigenti"

Il caso delle due false suore di Trevi nel Lazio è salito agli onori delle cronache nazionali. E' sceso in campo anche il vescovo per riportare la situazione alla normalità, dopo che le due donne, spacciatesi per religiose in difficoltà, hanno ribadito di non voler lasciare gli stabili della parrocchia in cui erano temporaneamente ospitate.  

Senza acqua e senza luce

Sono senza acqua e luce ormai da luglio, ma resistono e non vogliono uscire dalla casa parrocchiale del paesino in provincia di Frosinone. Finora sono state vane le tante proposte bonarie da parte della parrocchia alle occupanti della struttura per venire a capo di una vicenda che dura da tempo.

La storia delle due false suore

Tutto inizia una decina di anni fa quando le signore Maria Soledad Dorda Perez Lozao e Alicia Maria Arango Munoz arrivano in paese indossando abiti di una congregazione religiosa di suore. Si presentano da don Alberto Ponzi, parroco di allora, per chiedere ospitalità dopo aver risieduto per diversi anni in un'abitazione privata. Don Alberto, con un atto di carità, acconsente. E da allora le due donne sono ancora lì.

La comunità parrocchiale le aiuta

Con il tempo, però, questa situazione si è fatta pesante e difficilmente gestibile per la parrocchia. Tante e ottime sono state le proposte fatte alle due occupanti pur di venire a capo di una vicenda incresciosa che crea disagio alla comunità parrocchiale, che dona, con costanza, alimenti e altri beni di prima necessità alle due signore (anche se a Trevi tutti le conoscono come "suore").

Il nuovo parroco e il tentativo di mediazione 

A queste, poi, si è aggiunta recentemente la madre di una delle due, che è molto anziana. Don Pierluigi Nardi, rattristato per questa situazione che si è trovato a dover affrontare appena nominato parroco di Trevi nel Lazio, spera nel tentativo di mediazione che proporrà alle occupanti l'avvocato di fiducia della diocesi, determinata a venire a capo e in fretta di questa faccenda (Ciociaria Oggi, 20 ottobre 2022).

L’intervento del vescovo

«Mi sento in obbligo d’intervenire d’autorità perché la casa parrocchiale indebitamente occupata, ritorni in possesso della comunità cristiana di Trevi nel Lazio e venga utilizzata dal parroco. Se ciò risulterà di qualche difficoltà potrà giovarsi anche delle forze dell’ordine, prima di dover ricorrere alle autorità giudiziarie».

Queste le parole espresse in una lettera dal Vescovo della Diocesi di Anagni – Alatri Mons. Lorenzo Loppa che prende posizione in maniera netta sulla vicenda ormai ingestibile, che turba la comunità parrocchiale del paese in provincia di Frosinone. 

Le forze dell’ordine

L’alto prelato arriva addirittura ad invocare il supporto delle forze dell’ordine per allontanare le due false suore che occupano “abusivamente” la sala parrocchiale della chiesa, qualora venissero meno all'ultimatum di "sfratto" che gli è stato lanciato (Frosinone Today, 21 ottobre).

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