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RASSEGNA STAMPA / Il Sinodo in due sessioni incoraggerà la partecipazione

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i.Media per Aleteia - pubblicato il 17/10/22
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Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Lunedì, 17 ottobre 2022

1. Il Sinodo in due sessioni incoraggerà la partecipazione

2. Roma tace sulla nomina in una diocesi tedesca di un “rappresentante del vicario generale ” laico

3. La Chiesa in Asia pensa al suo futuro

4. Per Papa Francesco, non ci sono guerre giuste

5. Il patriarca Kirill critica l'Occidente 

1Il Sinodo in due sessioni incoraggerà la partecipazione

Il direttore editoriale del Dicastero vaticano per la Comunicazione, Andrea Tornielli, commenta l'annuncio a sorpresa di Papa Francesco durante l'Angelus domenicale di estendere di un anno il Sinodo sulla sinodalità. Dopo la prima sessione, prevista a Roma per l'ottobre 2023, una seconda si terrà nell'ottobre 2024. “Il sogno è trasformare la vita ordinaria della Chiesa attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti, rinnovare la sua vita e aiutare le comunità cristiane ad essere sempre più fedeli al Vangelo e quindi sempre più missionarie”, scrive Tornielli. Dopo le tappe diocesane, nazionali e continentali, “non si deve perdere una grande opportunità di questo tipo utilizzando gli stessi vecchi modi di fare o di guardare alle cose”, indipendentemente dal fatto che si sia progressisti o tradizionalisti, visto che entrambi “finiscono per concentrarsi solo su singoli temi radicati nel passato e su battaglie ideologiche autoreferenziali”, spiega il giornalista. Questo processo sinodale segna una continuità con il Concilio Vaticano II, ma non è privo di rischi. Nell'omelia dell'11 ottobre, durante la Messa in occasione del 60º anniversario dell'inizio del Concilio, Papa Francesco ha affermato: “Chiediamoci se nella Chiesa partiamo da Dio, dal suo sguardo innamorato su di noi. Sempre c’è la tentazione di partire dall’io piuttosto che da Dio, di mettere le nostre agende prima del Vangelo, di lasciarci trasportare dal vento della mondanità per inseguire le mode del tempo o di rigettare il tempo che la Provvidenza ci dona per volgerci indietro”. La chiave per comprendere il Sinodo è “partire dallo sguardo amorevole di Dio con la gioia che deriva dal fatto di sentirsi amati, accolti e accompagnati da Lui”, indica Tornielli. “La Chiesa esiste per proclamare il Vangelo, e le strutture ecclesiali, sempre soggette a riforma, esistono solo a questo scopo”. Il processo, iniziato nel 2021 a livello di Chiesa locale, ha portato 112 Conferenze Episcopali su 114 a “realizzare un ampio discernimento su ciò che emerso dall'ascolto del popolo di Dio”. Questo è solo l'inizio, conclude il giornalista, ma è caratterizzato dalla speranza.

Vatican News, inglese.

2Roma tace sulla nomina in una diocesi tedesca di un “rappresentante del vicario generale ” laico

Una laica “rappresentante del vicario generale” in una diocesi tedesca ha affermato che il Vaticano non ha risposto alla sua nomina sei mesi dopo che ha assunto l'incarico, riferisce l'organo di stampa americano The Pillar. Quando Stephanie Reith è stata nominata ad aprile, la diocesi aveva spiegato che il suo vescovo, Peter Kohlgraf, aveva emesso un decreto sulla gazzetta ufficiale definendo la base giuridica per il nuovo ufficio. La diocesi ha dichiarato che come rappresentante del vicario generale la Reith avrebbe “potuto rappresentarlo in tutte le questioni interne ed esterne” e “svolgere in modo indipendente i compiti del vicario generale al suo posto”, mentre naturalmente non svolge compiti sacramentali o liturgici riservati ai chierici. Secondo il Codice di Diritto Canonico, i vescovi devono nominare un vicario generale per assisterli nel governo delle loro diocesi e bisogna scegliere sacerdoti di più di 30 anni ed esperti in Diritto Canonico o Teologia. Il sito web della diocesi sottolinea tuttavia che se c'è “una sorta di doppia leadership” rappresentata dal vicario generale, il vescovo ausiliare Udo Markus Bentz, e dal suo rappresentante, “nulla viene tolto all'ufficio del vicario generale”. In un'intervista all'agenzia di stampa cattolica tedesca KNA, la Reith ha affermato di non essere rimasta sorpresa dalla mancata reazione a Roma alla nuova disposizione. “Voglio usare al massimo la cornice offerta dal Diritto Canonico e svilupparla al meglio delle mie capacità”, ha dichiarato, spiegando che lavorando con il vicario generale si vuole dimostrare che “la riforma all'interno del sistema è possibile”. La decisione della diocesi di Magonza sembra corrispondere alle idee promosse dal “cammino sinodale” della Chiesa tedesca, che cerca, tra l'altro, di includere più laici nel governo della Chiesa. La diocesi tedesca non è ad ogni modo la prima a tentare questo tipo di struttura. Lo scorso anno, il vescovo svizzero di Losanna, Ginevra e Friburgo ha annunciato che avrebbe nominato dei laici per ricoprire l'incarico di vicari episcopali nella sua diocesi. 

The Pillar, inglese.

3La Chiesa in Asia pensa al suo futuro

I vescovi asiatici stanno riflettendo sul futuro della Chiesa nel loro continente complesso in occasione del 50° anniversario della Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia, in svolgimento a Bangkok, in Thailandia. 

Crux, inglese.

4Per Papa Francesco, non ci sono guerre giuste

Papa Francesco si è espresso ancora una volta contro l'idea di guerra giusta in un libro che verrà pubblicato in Italia martedì. 

Katholisch.de, tedesco.

5Il patriarca Kirill critica l'Occidente

Il patriarca di Mosca ha paragonato la civiltà russa a quella occidentale e considera la seconda “impraticabile”, rifersce l'agenzia russa Interfax

Interfax, inglese

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