Un’ondata di choc ha nuovamente scosso la Chiesa in Francia, a partire dalla serata dello scorso venerdì 14 ottobre, dopo la pubblicazione da parte di Famille Chrétienne di un’inchiesta che rivela come mons. Michel Santier, vescovo di Luçon e poi di Créteil tra il 2001 e il 2021, avesse commesso «abusi spirituali a fini omoerotici» su due uomini (maggiorenni) negli anni 1990.
I fatti sono stati rivelati nel 2019. Le due vittime hanno desiderato di restare anonime e non hanno voluto sporgere denuncia. Mons. Michel Santier aveva dato le dimissioni dal proprio ufficio nel 2020, due anni prima dell’età canonicamente disposta alle dimissioni [i 75 anni compiuti, N.d.R.], accennando a problemi di salute ma senza menzionare il caso. Nell’ottobre 2021 è stato oggetto di misure disciplinari da parte di Roma.
I fatti si sono svolti nella diocesi di Coutances, dove era incardinato Michel Santier, allora direttore di una scuola di formazione alla preghiera per giovani dai 18 ai 30 anni. Il prete «ha esercitato un dominio psico-spirituale e sfruttato il proprio ascendente su due giovani, maggiorenni, a fini omoerotici», spiega Famille Chrétienne, precisando che i fatti sono stati commessi con una «strumentalizzazione dei sacramenti, in particolare quello della confessione». Interpellata da AFP, una fonte della diocesi di Créteil parla di atti di “voyeurismo” commessi nel quadro di un accompagnamento spirituale.
Reazioni dei vescovi
Venerdì sera, i vescovi di Créteil, Coutances e Luçon hanno immediatamente reagito mediante comunicati. Mons. Dominique Blanchet, vescovo di Créteil, tiene «ad assicurare della propria particolare compassione le persone vittime dei fatti», e «condivide anche la pena e la costernazione di tutti quanti si sentiranno feriti da queste rivelazioni». In una intervista a Famille Chrétienne egli assicura che
Nella Manche, dove la figura di mons. Santier era riconosciuta, in particolare come co-fondatore della nuova comunità Réjouis-toi, mons. Laurent Le Boulc’h, attuale vescovo di Coutances, esprime
Incaricato da Roma di applicare le sanzioni canonici, mons. Laurent Le Boulc’h spiega di aver
Nella diocesi di Luçon, dove mons. Santier è stato vescovo dal 2001 al 2007, mons. François Jacolin, il vescovo attuale, ha
Egli accenna a «un doloroso venire alla luce», evocando esplicitamente le parole di Cristo: «Chi fa la verità viene alla luce» (Gv 3,21).
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]