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RASSEGNA STAMPA/La guerra in Ucraina influenzerà la dottrina cattolica?

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i.Media per Aleteia - pubblicato il 13/10/22
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Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Giovedì, 13 ottobre 2022

1. Le Chiese della Terra Santa si oppongono al trasferimento dell'ambasciata britannica a Gerusalemme

2. La guerra in Ucraina influenzerà la dottrina cattolica?

3. I vescovi europei preoccupati per l'Ucraina

4. Come i cattolici sono diventati prigionieri del Concilio Vaticano II 

5. ONG esorta il Papa a denunciare la repressione religiosa in Bahrein

1Le Chiese della Terra Santa si oppongono al trasferimento dell'ambasciata britannica a Gerusalemme

In una dichiarazione congiunta, i patriarchi e le guide delle 13 Chiese cristiane della Terra Santa si sono opposti alla proposta di trasferire l'ambasciata britannica in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, esprimendo la loro “profonda preoccupazione” perché sarebbe una violazione dello “status speciale” e del “carattere sacro” della Città Santa. L'esame di questo progetto è stato menzionato dal nuovo Primo Ministro britannico Liz Truss durante un tête-à-tête con il suo omologo israeliano Yair Lapid a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 21 settembre, ricorda la rivista Terre Sainte. Questa iniziativa seguirebbe le orme del trasferimento dell'ambasciata americana, decretato dall'ex Presidente Donald Trump nel 2018. Per le Nazioni Unite, lo status di Gerusalemme dev'essere concordato tra Israeliani e Palestinesi, e va raggiunto un accordo di pace tra le due parti prima che i Paesi decidano di aprire le proprie ambasciate in Israele a Gerusalemme, ma Guatemala, Honduras e Kosovo hanno già seguito gli Stati Uniti. I leader cristiani chiedono il rispetto dello status quo religioso, sottolineando che “il riconoscimento implicito dello status quo è Corpus Separatum”. “La proposta di trasferire l'ambasciata britannnica a Gerusalemme minerebbe seriamente questo principio chiave del Corpus Separatum e i negoziati politici che cerca di portare avanti”, spiegano. Per questo, le Chiese della Terra Santa chiedono al Regno Unito di “raddoppiare gli sforzi diplomatici” per porre fine al conflitto israelo-palestinese piuttosto che spostare la propria ambasciata. Prima di loro, i leader religiosi del Regno Unito (tra cui l'arcivescovo anglicano di Canterbury Justin Welby e il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster) si sono espressi contro la proposta di Liz Truss.

Terre Sainte, francese.

2La guerra in Ucraina influenzerà la dottrina cattolica?

Esattamente 60 anni dopo la crisi dei missili di Cuba, le minacce nucleari russe in Ucraina hanno riportato la bomba atomica sotto i riflettori. Molti cattolici statunitensi, tra cui lo stesso Presidente Joe Biden, hanno ricordato questa settimana la crisi geopolitica che ha segnato l'apertura del Concilio Vaticano II, con Papa Giovanni XXIII che ha contribuito ad allentare le tensioni. In 60 anni, la situazione globale è cambiata. L'episcopato americano, che si era opposto al divieto delle armi nucleari nei testi conciliari in nome dell'autodifesa, sta ora assumendo una posizione diversa. L'Arcivescovo di Seattle Paul Etienne, ad esempio, ritiene “urgente rivedere il nostro insegnamento cattolico sulle armi nucleari e la necessità di ridurre drasticamente queste armi di distruzione di massa fino a eliminarle”. La presenza di un'importante base strategica sul territorio della sua diocesi gli fa temere che Seattle potrebbe trovarsi sulla linea del fronte in uno scontro nucleare. Lo storico Massimo Faggioli nota tuttavia che l'offensiva russa in Ucraina “ha dato nuova urgenza alla spinta contro la proliferazione nucleare, ma allo stesso tempo ha rallentato i tentativi recenti di reindirizzare radicalmente l'insegnamento sulla guerra e la pace verso il pacifismo”. Questo contesto sta causando disagio tra i cattolici americani, divisi tra le due insidie dell'“abbraccio del militarismo” e del “rifiuto isolazionista di tutte le guerre”. L'accademico italiano, che insegna negli Stati Uniti, invita a interpretare il Vaticano II in termini di presunta “discontinuità” con il precedente insegnamento della Chiesa sulla “guerra giusta”, che aveva portato in particolare Pio XII a tollerare armi atomiche, batteriologiche e chimiche per “necessità di difesa rigorosa”. Faggioli è tuttavia rattristato dalla difficoltà di condurre un dibattito calmo per via della polarizzazione della società cattolica americana.

Commonweal, inglese.

3I vescovi europei preoccupati per l'Ucraina

All'apertura dell'assemblea della COMECE, i vescovi europei esprimono la loro preoccupazione per le tragiche conseguenze del conflitto in Ucraina.

Vatican News, italiano.

4Come i cattolici sono diventati prigionieri del Concilio Vaticano II 

Il Concilio Vaticano II si è aperto 60 anni fa, ma le sue conseguenze si sentono ancora e non possono essere evitate, dice un articolo d'opinione.

The New York Times, inglese.

5ONG esorta il Papa a denunciare la repressione religiosa in Bahrein

La ONG Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain esorta il Papa a non recarsi nel Paese o a denunciarne la repressione religiosa. 

Infobae, spagnolo.

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