Che cos’è
Il grooming (da “groom” = prendersi cura) è il tentativo, da parte di un adulto, di avvicinare un/a bambino/a o un adolescente per scopi sessuali: un adescamento in piena regola. Cerca di farlo conquistandosi la sua fiducia e superando le sue resistenze emotive, al fine di instaurare con lui/lei una relazione intima o sessualizzata. L’adescamento online è un processo manipolativo facilitato dalla mole di informazioni che bambine/i e ragazze/i condividono in rete, e che per i malintenzionati sono fondamentali punti di partenza per agganciare la vittima.
Come suggerisce il termine inglese, grooming, questo tipo di adescamento, che si basa sul prendersi cura, appunto, non si realizza con una dinamica violenta, quanto piuttosto con un percorso paziente dove il prendersi cura del minore individuato rappresenta la conditio per carpirne la fiducia e instaurare una relazione sessualizzata.
Spesso l’adescatore, esperto conoscitore di bambini e adolescenti, fa leva proprio sui loro bisogni evolutivi al fine di abbassarne le difese: il bisogno di avere le attenzioni esclusive dell’altro, di ottenere rinforzi esterni, di apparire e testare la propria immagine (in molti, per esempio, si fingono talent scout alla ricerca di giovani da lanciare nel mondo dello spettacolo).
Come e dove avviene
La rete, come si può immaginare, è il luogo del delitto perfetto per tali individui, perché possono entrare in contatto con i minori in mille modi diversi e fingendosi chi magari non sono. I luoghi dove si sviluppano più frequentemente tali dinamiche sono le chat, i social network, le app di instant messaging, le app di teen dating.
Se poi il malintenzionato riesce a conquistarsi la fiducia del minore rivelando la sua identità, la relazione può anche diventare sessuale e avvenire attraverso webcam o live streaming, se non addirittura a portare a incontri dal vivo (soprattutto con gli adolescenti).
L’adescatore si presenta nel ruolo di premuroso confidente e attento ascoltatore. Si tratta quindi di un percorso graduale, fatto di step, spesso gli stessi, a tal punto da poter individuare un copione tipico che può svolgersi nell’arco di mesi: il tempo sufficiente affinché il minore si fidi e si affidi.
Cosa dice la legge
In Italia “l’adescamento di minore” si configura come reato dal 2012 e viene definito come:
Il reato si configura anche se l’incontro offline con il minore non avviene, pertanto sussiste anche se l’adescamento non va a buon fine: è sufficiente il tentativo.
Come riconoscerlo?
Spesso è possibile descrivere un copione dell’adescamento, che consta di cinque principali fasi:
Come intervenire?
Qualora un adulto dovesse sospettare o avere certezza che un minore sia coinvolto in una situazione del genere, è importante che non si sostituisca al minore stesso, per esempio nel rispondere all’adescatore. È fondamentale che venga tenuta traccia degli scambi intercorsi (salvare le conversazioni o fare degli screenshot) e poi rivolgersi il prima possibile alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.
In seguito alla tempestiva gestione degli aspetti strettamente inerenti la rete e la denuncia, è anche importante valutare la possibilità di rivolgersi a un Servizio territoriale in grado di fornire al minore un adeguato supporto di tipo psicologico o psichiatrico. Spesso, infatti, i ragazzi riferiscono di sentirsi traditi e umiliati, oltre che in colpa, per aver riposto la propria fiducia in un soggetto il cui intento era negativo e il cui interesse espresso non era reale.