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Toccante canto di lode intonato da star della musica cristiana 

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Cécile Thévenin - pubblicato il 11/10/22
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Il canto “Alléluia à notre Dieu” è uscito sulle piattaforme appena il 30 settembre scorso, e non è un inno come gli altri: raccoglie i cantanti più noti del mondo francofono cattolico e protestante… per la maggiore gloria del Signore.

Quasi un centinaio di parrocchie e di comunità cristiane francofone attraverso il mondo si sono riunite per questo progetto. La canzone “Alléluia à notre Dieu”, uscita sulle piattaforme lo scorso 30 settembre, non è un inno fra gli altri. 

Esso riunisce infatti i cantanti più noti del mondo francofono cattolico e protestante, come Thomas Pouzin, del gruppo di lode-pop Glorious, nonché la lionese Pauline Betuel, il canadese Sébastien Corn del gruppo Impact, il pastore-conduttore di lode Dan Luiten, Samuel Olivier, compositore delle hit del momento Yahwé, Abba Père, Éveille-toi mon âme, e poi la consolese Dana Mwana (attualmente l’artista cristiana francofona più ascoltata). Un assortimento inedito in un solo pezzo! 

All’origine del progetto si trova l’équipe La Bénédiction France, costituita dal giovane reverendo anglicano Jean-Luc Sergent, responsabile della chiesa del French Connect dei francofoni di Londra. Tre canti sono stati lanciati su YouTube e spopolano superando il milione di visualizzazioni: la versione francese del canto corale “La Bénédiction”, nel maggio 2020; poi, nel periodo più segnato dal lockdown, il cantico “Écoutez le chant des anges”, rimasterizzato per la Pasqua del 2021. Per la preghiera di lancio di questo brano, i partecipanti sono stati raggiunti in diretta da Clairefontaine da Olivier Giroud e Clément Lenglet, due calciatori credenti coinvolti nel progetto. 

L’obiettivo è raccogliere insieme nell’ecumenismo: ogni volta dei cantanti, che rappresentano un centinaio di parrocchie e di chiese in tutta Francia, di differenti confessioni cristiane, riprendono un inno che si accorda al calendario liturgico. Per il 4º progetto, però, si punta più in alto: si cercherà di comporre un canto originale, in francese, che potrebbe essere ripreso da parrocchie e chiese, ma anche tradotto poi per versioni internazionali. L’ispirazione viene dal testo dell’Apocalisse. Stavolta saranno gli artisti cristiani più in vista a comporre tutto insieme. 

Un progetto di diciotto mesi 

Il risultato è un canto nuovo, maestoso, la cui potenza è sottolineata dall’accompagnamento dell’orchestra di Budapest. Per assicurare professionalità e impatto dell’opera, sono stati impiegati grandi mezzi – finanziari e umani – con lo stile della donna che sparse il nardo prezioso sui piedi di Gesù. L’école Pierre, giovane scuola di lode cattolica, esibisce i propri talenti. Il progetto richiede un anno e mezzo. Due giorni interi di riprese nella chiesa della Trinità e nella basilica del Sacro Cuore a Montmartre (Parigi) hanno raccolto artisti e musicisti venuti da tutti i continenti. E ogni tappa è scandita da tempi di preghiera. 

«La nostra ambizione è che questo canto sia ripreso dai fedeli», spiega Jean-Luc Sergent alla vigilia del lancio ufficiale su YouTube. Un modo di arricchire il repertorio musicale delle nostre assemblee cristiane, così da ispirare poi altre opere? Vada come vada, quando dei cristiani si raccolgono attorno a un progetto musicale l’auspicio che papa Francesco rivolgeva agli artisti nello scorso settembre risuona nuovamente per questi creativi dalle più disparate estrazioni: «L’arte apra le porte, tocchi i cuori e aiuti ad andare avanti». 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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