di Carla Restoy
In passato, quando qualcuno voleva consumare materiale pornografico, lo doveva fare in un modo in cui era più semplice essere scoperto rispetto a oggi. Si andava in un'edicola a comprare una rivista, o al negozio di videocassette e si cercava la sezione per adulti.
Qualche anno fa, consumare pornografia era una cosa che doveva passare per una procedura pubblica. Per questo, forse molti resistevano a consumarla; non era qualcosa di cui sentirsi orgogliosi al punto da far sapere agli altri che si usufruiva di quel tipo di contenuti.
Oggi, soprattutto per via di Internet e smartphone, il consumo di pornografia è aumentato molto. Il fatto è che l'accesso è diventato privato e molto facile.
Per questo, al giorno d'oggi è più difficile che qualcuno riconosca di consumare materiale pornografico, visto che probabilmente, se non fosse per la sua confessione, nessuno verrebbe a saperlo.
Richiama quindi l'attenzione non solo il fatto che una persona riconosca pubblicamente che consuma o ha consumato questo tipo di contenuti, ma che lo faccia per una ragione che va al di là dell'annuncio.
Perché tante persone famose stanno confessando di aver consumato materiale pornografico?
Molte hanno deciso di levare la propria voce su una delle industrie che muove più denaro al mondo dopo la propria esperienza personale con i contenuti di questo tipo.
Sorprende che persone influenti di vari ambiti abbiano deciso di mettere alle strette questa industria che ha provocato tanto danno a loro e a milioni di altre persone al mondo.
Al di là delle prove scientifiche e antropologiche su quanto sia nocivo il consumo di pornografia, il fatto che persone reali e conosciute parlino del danno che ha causato loro è una notizia importante, che aiuta a rendere visibile la verità del consumo di questo tipo di contenuti, che supera qualsiasi teoria o ragionamento che miri a difenderlo.
Oltre a Kanye West e al suo ultimo riferimento alla dipendenza dalla pornografia, sono diverse le celebrità che hanno deciso di dire pubblicamente “Basta” a questo vizio. Eccone alcune.
1 Kanye West
Il più recente è Kanye West, che ha detto che la dipendenza dalla pornografia “ha distrutto” la sua famiglia. Il rapper e imprenditore, noto per la sua conversione pubblica al cristianesimo nel 2019, ha ammesso su Instagram la sua lotta con la pornografia e ha confessato: “La pornografia ha distrutto la mia famiglia. Ho avuto a che fare con una dipendenza. Instagram la promuove. Non lascerò che succeda la stessa cosa ai miei figli”.
2Billie Eilish
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La cantante diciannovenne ha confessato di essere diventata dipendente dalla pornografia a soli 11 anni, cosa che l'ha lasciata “incredibilmente distrutta”. Il vizio della pornografia ha finito per intaccare la sua salute mentale: “Credo che mi abbia distrutto il cervello”, ha confessato in un'intervista con Howard Stern.
La vincitrice del Grammy ha ammesso di aver avuto incubi perché alcuni dei contenuti che vedeva erano pieni di violenza e abusi.
“Come donna, penso che la pornografia sia una vergogna. Sarò onesta: guardavo molto porno. Ho iniziato quando avevo 11 anni”, ha riferito, dicendo che da bambina pensava che questo l'avrebbe aiutata a “sentirsi come uno dei ragazzi” della sua età.
Da bambina non è stata in grado di rendersi conto del danno che questo comportamento poteva provocarle, cosa di cui oggi si pente per le conseguenze che ha avuto sul suo modo di vivere le sue prime esperienze sessuali.
3Terry Crews
Anche Terry Crews di Brooklyn Nine-Nine ha parlato di questo tema: “La pornografia mi ha davvero rovinato la vita in tanti modi... Mia moglie era arrivata letteralmente al 'Non ti riconosco più'. Non potendo raccontarla alla gente, la dipendenza diventa più forte, ma quando lo dici e la esponi perde il suo potere”.
4Russell Brand
L'attore Russell Brand di Trolls e Cattivissimo Me 2 ha affermato: “I nostri atteggiamenti nei confronti del sesso si sono deformati e pervertiti, e si sono sviati dalla sua vera funzione come espressione dell'amore e mezzo per la procreazione. Ho sentito che un sacerdote ha detto: 'La pornografia non è un problema perché si mostra troppo. È un problema perché si mostra troppo poco'”.
Probabilmente ci saranno sempre più voci di persone che, dopo aver preso coscienza della distruzione che la pornografia provoca nella loro vita, decideranno di dire “Basta” a favore della vera bellezza a cui è chiamata la sessualità.
Al di là della fede
Quando la Chiesa si posiziona a favore o contro qualcosa, agli occhi del mondo sembra che i motivi siano sempre dogmatici. Sappiamo tuttavia che la Chiesa sostiene sempre ciò che è buono per l'uomo e la sua libertà, e rifiuta ciò che lo danneggia e lo schiavizza.
Ecco perché in molte occasioni persone che non hanno nulla a che fare con la Chiesa e non condividono la sua fede arrivano ad avere visioni molto simili su alcune realtà. Alla fine, chi cerca la verità fa quello che fa la Chiesa cattolica.
Di recente, molte voci stanno mettendo in discussione e rifiutando la pornografia sulla base di una visione antropologica molto vicina a quella cristiana. Questa visione non è buona perché è cristiana, ma perché è conforme alla natura.
Perché questo richiama l'attenzione dei cattolici?
È importante incontrare persone che condividono, pur senza rendersene conto, molti punti dell'antropologia cristiana. È per questo che mi sembra molto più semplice affrontare questo tema (e altri) partendo dai punti in comune.
Quando si discute di questo argomento con amici o familiari che la pensano diversamente, può essere utile sostenere che, al di là dei dati oggettivi e della scienza, ci sono persone che pur non essendo credenti sono giunte ad avere la stessa percezione della pornografia.
Questo può far sì che la persona con cui discutiamo si renda conto che non è una questione di dogma o di fede, ma è radicata nell'esperienza personale di molti e in una visione integrale dell'uomo.