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Il talento artistico di queste due religiose contemplative non potrà non sorprendervi!

HNA ANA
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Matilde Latorre - Greg Kandra - pubblicato il 07/10/22
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La clarissa suor Ana Salguero Guerrero e le sue “Pennellate di Dio” e la monaca di clausura suor Mary Thomas uniscono l'amore per Dio a quello per la pittura

Una clarissa contemplativa e una monaca di clausura stupiscono tutti con il loro talento artistico.


La prima è suor Ana Salguero Guerrero, religiosa della comunità delle Suore Clarisse di Madridejos di Toledo, in Spagna, il cui account Instagram ha un nome che dice tutto: “Pennellate di Dio”, @pinceladas_dedios.

Suor Ana si descrive come “innamorata di Gesù Cristo” e “religiosa che ama dipingere”, e con queste definizioni riesce a riassumere il segreto della sua arte con cui sta sorprendendo la rete sociale.

“Fin da piccola mi è piaciuto scrivere e dipingere, ma non avrei mai pensato di diventare pittrice e soprattutto di dipingere il mio stile di vita”, riconosce la giovane religiosa clarissa, riconoscendo che la sua espressione artistica è nata dalla vocazione a consacrarsi totalmente a Dio: “È stata una scoperta meravigliosa nel contesto del discernimento della mia vocazione e della conoscenza di me stessa. Un dono meraviglioso di Dio”.

“Ho realizzato i primi disegni durante i primi Esercizi Spirituali a cui ho partecipato”. “Lì ho scoperto che i due desideri, quello di Dio e quello di dipingere, sono complementari”.

Il segreto della sua arte...

Spiegando il suo segreto artistico, suor Ana dice: “Il mio obiettivo al momento di dipingere è sempre dar Gloria a Dio, dipingere perché dietro ogni pennellata c'è vita, c'è pace, c'è silenzio, c'è incontro con il Creatore di tutto”.

Molti sono rimasti sorpresi di trovare l'arte di suor Ana su Instagram. Nel suo account, la religiosa condivide anche fotografie della vita della sua comunità. Per lei la presenza sulle reti sociali è logica, perché “è semplicemente il mezzo con cui la società si sta muovendo di più”.

“È una piccola finestra sul mondo, a cui a volte bisogna affacciarsi per illuminare e condividere”.

Suor Ana ha preso l'abito di clarissa nel 2015 perché sentiva nel cuore la necessità “di qualcosa di grande”. In un'intervista recente ha confessato: “Non sapevo cosa mi stesse accadendo, solo che avevo una sete molto grande delle cose di Dio e di tutto quello che implicava il fatto di servire gli altri. Dopo discernimento, esperienze e anche lotte interne su ciò che Dio voleva da me, si è presentata nella mia vita, in un momento cruciale, questa fraternità di suore clarisse, in un paese sconosciuto, e ho scoperto il valore fondamentale di vivere da sola, faccia a faccia con Dio”.

...e il segreto della vita contemplativa

È nata così la decisione di consacrarsi a Dio nella vita contemplativa, che come spiega la religiosa è “una vita diretta a due cuori, quello di Dio e il proprio”.

“Da lì, si può essere canale di vita per tutti gli assetati. La vita in clausura è la missione più importante di tutte, ma anche la mano evidente perché è una vita nascosta tra i due cuori”.

La vita contemplativa, aggiunge suor Ana, che accetta anche commissioni sul suo profilo Instagram, è decisiva per il corpo mistico: “È la radice che sostiene tutto perché altri diano frutto, è la vita di preghiera, e senza di essa le altre membra non funzionano. Viviamo in una società in cui abbiamo bisogno di vedere, toccare, dove se non c'è missione al momento di 'fare' è come se non ci fosse nulla”.

Il murale di suor Mary Thomas

La seconda religiosa che vogliamo presentarvi è suor Mary Thomas, monaca di clausura in un monastero di Cleveland (Ohio, Stati Uniti). La pagina web della sua diocesi illustra bene il suo grande talento.

Suor Mary Thomas trascorre ore a pregare in ginocchio. Ha 83 anni, 57 dei quali trascorsi con le Suore Francescane Povere dell'Adorazione Perpetua. Insieme alle sue consorelle, si organizza in turni per pregare 24 ore tutti i giorni della settimana nella cappella di clausura del santuario dedicato alla Conversione di San Paolo a Cleveland, facendo sì che il Santissimo Sacramento non resti mai solo. Le religiose portano avanti questo ministero in modo ininterrotto dal 1921, quando il loro ordine è arrivato a Cleveland.

Suor Mary Thomas, però, ha anche un altro modo di pregare, anche se meno convenzionale: attraverso la sua arte. Negli ultimi dieci anni, calcola di aver trascorso circa cinque ore al giorno – la maggior parte delle volte da sola – lavorando alla sua grande opera, un murale di quasi 5 metri per 9 commissionato dall'arcidiocesi di Philadelphia. Si intitola “Nostra Signora del Santissimo Sacramento e la Comunione dei Santi”.

La religiosa spera che la sua arte possa aiutare la gente a trovare Dio e a collegarsi maggiormente alla propria fede.

“Oggi le persone sono alla ricerca di qualcosa”, dice. “Hanno bisogno di Dio e lo cercano. La vita eterna significa moltissimo”.

L'idea che la religiosa vuole trasmettere con la sua opera è che Gesù appartiene a tutti noi, e “ama ciascuno in modo esclusivo e permanente”.

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