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La coroncina di san Raffaele, molto più di una preghiera di guarigione 

ROSARY
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Anna Ashkova - pubblicato il 05/10/22
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La coroncina di san Raffaele può essere recitata in diverse occasioni della vita: in caso di malattia, per un viaggio oppure se si sta cercando l’anima gemella.

Fra i tre arcangeli nominati nella Bibbia, san Raffaele è probabilmente il meno conosciuto. Lo si deve forse al fatto che san Raffaele si trova solo nell’Antico Testamento. Questo arcangelo, il cui nome significa “Dio guarisce”, è indubbiamente il patrono dei viaggiatori e della guarigione. Lo si può però invocare anche per trovare l’anima gemella e per benedire le coppie sposate. Ecco il rosario a lui dedicato. 

1Il suo aspetto

La coroncina si compone di una serie di nove grani, una di tre grani bianchi e una medaglietta dell’arcangelo Raffaele. 

2La sua storia

San Raffaele è il terzo arcangelo nominalmente riconosciuto dalla Chiesa Cattolica insieme con san Michele e san Gabriele. Non è citato che nel libro di Tobia: «Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che si tengono davanti alla gloria del Signore» (Tb 12,15). 

Il nome di san Raffaele è rimasto assente nei martirologi e nei sacramentarî fino al IX secolo. In Francia il suo culto si è sviluppato in Aquitania, in Dordogna, nel Tarn (Saint Raffel), in Auvergne e nel Bar (la città di Saint-Raphaël), nonché a Cabriès. In Spagna, nel XVI secolo, sarebbe apparso a Cordoba al sacerdote Andrés de ras Roelas, mentre la peste minacciava la città. Il secolo successivo, papa Innocenzo X autorizzò una celebrazione locale in onore dell’arcangelo, il 7 maggio, data dell’apparizione principale, per far fronte a una nuova epidemia. San Giovanni di Dio avrebbe anch’egli ricevuto la visita di san Raffaele, che lo incoraggiò e lo istruì. 

Nel 1921, papa Benedetto XV estese la sua festa, fissata il 24 ottobre, a tutta la Chiesa, e ne iscrisse la memoria nel martirologio romano: «La festa di san Raffaele Arcangelo, la cui dignità e i cui favori sono celebrati nel libro sacro di Tobia». Dalla revisione generale del calendario romano, nel 1969, la sua festa è stata associata a quella degli arcangeli Michele e Gabriele e celebrata il 29 settembre. 

3Perché pregarlo?

San Raffaele deve la propria reputazione di guaritore e di santo patrono dei «viaggiatori per terra, per mare e in cielo» al libro di Tobia. Lo si invoca anche per trovare l’anima gemella, poiché ha accompagnato Tobia in Persia, lì dove quest’ultimo ha incontrata Sara, la figura moglie. 

4Come pregarlo?

Sulla medaglietta di san Raffaele si deve dire la preghiera seguente: 

Su ciascuno dei tre primi grani si recita l’Ave Maria in onore della Regina degli Angeli. 

I nove grani successivi sono in onore dei nove cori degli angeli (Serafi, Cherubi, Troni, Dominazioni, Potenze, Virtù, Principati, Arcangeli, Angeli). Su ogni grano, in onore di un coro particolare che viene nominato, si deve recitare questa preghiera: 

La coroncina si conclude sulla medaglietta con queste parole: 

5San Raffaele, patrono della città francese del Var

La città di Saint-Raphaël entra nella storia con questo nome, alla metà dell’XI secolo, con la menzione della chiesa romanica costruita sulle rovine di edifici antichi. Nel XIII secolo, l’edificio diventa il centro di un dominio spirituale che ha dato vita a un villaggio fortificato, il castrum attorno alla dimora signorile. La torre campanaria completa il paesaggio. Il villaggio si costruisce e cresce in prossimità della chiesa divenuta parrocchiale. 

Nel 1690, gli abitanti del villaggio scelsero le loro insegne: l’arcangelo Raffaele rappresentato in compagnia del giovane Tobia. Questo stemma fu registrato all’Armorial Général de France, fondato da Charles d’Hozier tra il 1697 e il 1709: 

Una statua dell’arcangelo Raffaele che tiene Tobia per mano è stata inaugurata nel 2014: si trova all’ingresso della città balneare. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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