Le elezioni meno sentite della storia repubblicana hanno però dato uno dei responsi più chiari: il centrodestra trainato da Giorgia Meloni ha vinto nettamente, e anche grazie ad una legge elettorale molto criticata, ma mai modificata, avrà una ampia rappresentanza parlamentare e quindi ampia facoltà di governare il Paese.
Le parole della CEI alla politica
Il presidente della Conferenza Episcopale italiana, il cardinale di Bologna Matteo Zuppi è partito proprio dal tema della scarsa affluenza per il suo messaggio rivolto alla politica italiana:
La grande responsabilità di oggi
Il Cardinale, a nome dei vescovi italiani, richiama dunque i nuovi membri del Parlamento, che si insedierà ufficialmente il 13 ottobre prossimo, ad un surplus di attenzione e di responsabilità nel loro servizio al Paese. Quello della politica, nelle parole di Paolo V, è un impegno che rappresenta la "forma più alta della carità", ed è a questo livello di consapevolezza che implicitamente il Presidente della CEI richiama i neoeletti che avranno di fronte a sé sfide inedite:
Ruoli distinti, ma la Chiesa c'è
Dal canto suo la Chiesa non parteggia, né però si tira fuori dall'agorà politica, semplicemente svolge un ruolo diverso, rivendicato dal Presidente Zuppi: quello di coscienza del Paese. Dire quel che non va senza remore, indicare il bene senza tentennamenti.
Il discorso della vittoria di Giorgia Meloni
Dal canto suo la premier in pectore, come si usa dire, e leader del primo partito italiano (Fratelli d'Italia), Giorgia Meloni nella sua prima uscita post elettorale nella notte tra il 25 e il 26 settembre ha parole concilianti che sembrano andare nella direzione auspicata dalla CEI: "Questo è il tempo della responsabilità. Il governo sarà per tutti gli italiani". Parole di circostanza o la consapevolezza che la situazione del Paese è seria e servono le energie di tutti?