Giovedì, 22 settembre 2022
1. Perché Papa Francesco potrebbe visitare il Regno del Bahrein
2. La storia dell'amicizia tra la regina Elisabetta e i cattolici britannici
3. La diplomazia del dialogo di Papa Francesco sta fallendo?
4. Papa Francesco, la vecchia e la nuova Ostpolitik
5. Il Messico e il Vaticano celebrano un rapporto trentennale tra tensioni e armonia
1Perché Papa Francesco potrebbe visitare il Regno del Bahrein
Sul volo di ritorno a Roma dal Kazakistan, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha affermato che è allo studio un possibile viaggio papale nel Regno del Bahrein a novembre. Il giornalista della Catholic News Agency Andrea Gagliarducci individua tre elementi che potrebbero gettare le basi per il viaggio: “un vescovo missionario, una devozione mariana e un Paese musulmano aperto ai cristiani”. Il primo elemento riguarda “il vescovo veggente Camillo Ballin”, che ha trascorso 50 anni nei Paesi arabi ed è stato Vicario Apostolico dell'Arabia Settentrionale fino alla sua morte, nell'aprile 2020. Il missionario comboniano italiano è stato la forza motrice dietro la creazione della cattedrale di Nostra Signora d'Arabia, inaugurata nella città di Awali nel dicembre 2021. Questo luogo di adorazione può ospitare 2.300 persone, ed è stato costruito con il permesso del re su un terreno donato dal monarca. Andando in Bahrein, il Papa potrebbe “rendere omaggio al vescovo defunto che sta dietro al progetto”, spiega l'articolo. Il vescovo Ballin ha lavorato per molti anni a una visita papale in Bahrein, e aveva detto alla CNA che il Pontefice argentino era stato invitato dal 2014. Il secondo elemento analizzato da Gagliarducci è la devozione a Nostra Signora d'Arabia, nata nel dicembre 1948, quando in Kuwait è stata creata una piccola cappella con questo titolo ed è stata inclusa una statua che era stata benedetta in Vaticano da Papa Pio XII. Nel 1957, Pio XII ha proclamato Nostra Signora d'Arabia patrona principale del Vicariato Apostolico dell'Arabia Settentrionale (Kuwait, Bahrein, Qatar e Arabia Saudita). Nel 2011 la Santa Sede l'ha resa anche patrona del Vicariato Apostolico dell'Arabia Meridionale (Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen). Gagliarducci spiega infine che il Regno del Bahrein è una delle poche Nazioni della regione con una popolazione cristiana locale che è aumentata dal 1930. La maggior parte dei cristiani è costituita da migranti provenienti dall'Asia, soprattutto dalle Filippine.
Catholic News Agency, inglese.
2La storia dell'amicizia tra la regina Elisabetta e i cattolici britannici
Il funerale della regina del Regno Unito, svoltosi lunedì 19 settembre, è stato celebrato secondo la liturgia anglicana, ma con un tono ecumenico desiderato da Elisabetta II, che aveva lasciato precise istruzioni sullo svolgimento della cerimonia. Il cardinale Vincent Nichols, attuale arcivescovo di Westminster, che ha partecipato al funerale ed era seduto accanto ai rappresentanti di altre Chiese cristiane, ha pronunciato una preghiera a nome della Chiesa cattolica. Anche se molto rigida sul suo ruolo di guida della Chiesa anglicana, la regina aveva mostrato molti segni di vicinanza alla Chiesa cattolica nei suoi incontri con i Papi, da Pio XII a Francesco, ma anche nei suoi rapporti con l'episcopato britannico. In un'intervista a Omnes, il nuovo cardinale inglese Arthur Roche, Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ed ex vescovo di Leeds, ricorda il suo atteggiamento di grande rispetto nei confronti del cattolicesimo, sottolineando che la regina, all'epoca del cardinale Basil Hume, è stata il primo membro della famiglia reale a visitare pubblicamente una chiesa cattolica il 1° novembre, festa di Ognissanti, e a prendere parte alla celebrazione dei Vespri nella cattedrale. Il porporato ha aggiunto che la sovrana era vicina al cardinale Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo di Westminster dal 2000 al 2009, che ha invitato in numerose occasioni ad assistere a banchetti di Stato e perfino a predicare a Sandringham House, una residenza reale. La regina si era perfino recata alla residenza episcopale del cardinale Murphy-O’Connor quando questi si era ritirato. Il cardinale Roche ricorda anche che quando la regina ha partecipato a una preghiera a Belfast con i Presbiteriani, lasciando la chiesa “ha notato che dall'altra parte della strada c'era una chiesa cattolica, e allora ha attraversato la strada ed è entrata nella chiesa cattolica, solo per scoprire che il ministro presbiteriano e il sacerdote cattolico avevano lavorato insieme per promuovere una maggiore coesione sociale in quella comunità”. Il nuovo re Carlo III prosegue sulla stessa strada, e il suo incontro con i leader religiosi nei primi giorni del suo regno mostra l'importanza che attribuisce ai rapporti interreligiosi.
Omnes, inglese.
3La diplomazia del dialogo di Papa Francesco sta fallendo?
La giornalista del Religion News Service analizza il modo in cui Papa Francesco è tornato dal suo breve viaggio in Kazakistan, un Paese incastonato tra Russia e Cina, senza essere riuscito a incontrare la sua controparte russa, il patriarca Kirill, o la delegazione del Presidente cinese Xi Jinping.
Religion News Service, inglese.
4Papa Francesco, la vecchia e la nuova Ostpolitik
L'attività diplomatica di Papa Francesco è stata paragonata più volte alla Ostpolitik. Perché?
Monday Vatican, inglese.
5Il Messico e il Vaticano celebrano un rapporto trentennale tra tensioni e armonia
Il Messico celebra 30 anni di ripresa delle relazioni diplomatiche con il Vaticano, in un contesto di continue tensioni tra il Governo di Andrés Manuel Lopez Obrador e la Chiesa cattolica messicana, nonostante la sua armonia ideologica con Papa Francesco.
Infobae, spagnolo.