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Ucraina: il “Padre Nostro” nascosto nelle stanze dell’orrore (FOTO e VIDEO)

BALAKLYIA

La preghiera al Signore in questa stanza sottratta ai torturatori russi

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Lucandrea Massaro - pubblicato il 21/09/22
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Emerge dall'orrore dell'occupazione russa un segno di speranza impresso sul muro di una stanza di prigionia

Dentro una stanza della tortura a Balakliya, nell'oblast di Kharkiv, una luce di speranza impressa nel muro. Chi lì ha subito l'orrore della violenza da parte degli occupanti russi ha trovato consolazione incidendo nella pietra e nell'intonaco il massimo messaggio di pace, speranza e resurrezione: la preghiera che Gesù stesso ha insegnato ai discepoli. Il Padre Nostro.

Le lettere si leggono a fatica, alcuni sono poco più che graffi ma quel "Padre nostro..." è inequivocabile e grida al cospetto di Dio la pena e insieme la fiducia dell'uomo nel suo Signore.

Se vi chiedete come suoni la preghiera più universale del cristianesimo, che tiene unite tutte le chiese e tutte le confessioni, in ucraino eccone una dolcissima versione cantata:

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