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A 20 anni finisce in coma e in un tunnel di luce incontra Padre Pio e G.Paolo II

MONICA PETRALIA
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Silvia Lucchetti - pubblicato il 20/09/22
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Monica Petralia a 20 finisce in coma. I medici la danno per spacciata: non sopravviverà o resterà in stato vegetativo. Invece la ragazza si sveglia, sta bene e racconta di aver vissuto un'esperienza di premorte straordinaria

Oggi vi raccontiamo la storia straordinaria di Monica Petralia che nel 2013, ospite di Gabriella Facondo su TV2000, ha parlato dell'esperienza di premorte che ha vissuto quando a soli 20 anni è finita in coma.

La testimonianza di Monica Petralia

È un sabato sera spensierato e divertente come tanti altri, Monica esce a cena con gli amici in pizzeria ai Lidi di Ferrara. Ordina il solito, una pizza funghi e prosciutto e dopo tre ore...

(...) il tempo di averla digerita e cominciai a non respirare più, mi sentii proprio soffocare, mi si ribaltò la lingua indietro, diventai completamente cianotica (...) non avevo mai avuto nessuna reazione asmatica (...) io mangiavo di tutto (...) ho perso completamente conoscenza.

In coma dopo aver mangiato una pizza

Gli amici la portano immediatamente al pronto soccorso di Ferrara, un viaggio lungo 50 chilometri. Monica è in condizioni pietose: i medici non sanno cosa fare e poi scoprono che la si è allergizzata ad alcuni alimenti di uso quotidiano. È stato il pomodoro quella sera a mandarla in coma.

In coma vive un'esperienza di premorte

Monica vive durante il coma che dura tre giorni un'esperienza di premorte drammatica e al contempo meravigliosa:

In un tunnel di luce vede Padre Pio e Giovanni Paolo II

E poi quella luce sfolgorante che la accoglie, una sensazione di pace straordinaria e di benessere mai provata prima:

Tra queste presenze Monica riconosce Padre Pio e papa Giovanni Paolo II.

I medici non danno speranze e invece Monica si sveglia dal coma

Il primario della rianimazione dà la ragazza per spacciata, non ci sono speranze, se mai si riprenderà vivrà in stato vegetativo:

40 giorni di convalescenza e il desiderio di aiutare gli altri

Dopo poco Monica si risveglia dal coma senza riportare danni irreversibili. La sua convalescenza dura 40 giorni. È un periodo lungo, complesso, ma in quel deserto Dio le ispira nel cuore il desiderio di stare accanto agli ammalati proprio nello stesso ospedale dove ha ricevuto le cure:

Monica scrive una lettere a Giovanni Paolo II che aveva "visto" nella sua esperienza premorte

E così Monica per tanti anni è stata un'operatrice addetta all'assistenza, ha sostenuto i pazienti, è stata accanto agli ammalati, proprio nel reparto dove anche lei era stata ricoverata.

Poco dopo aver recuperato la salute, con l'animo colmo di gratitudine, decide di scrivere a mano una lettera a papa Giovanni Paolo II che inaspettatamente le risponde. È una gioia immensa ricevere la benedizione apostolica del Santo Padre. Un dono prezioso che non dimenticherà mai.

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