Bisogna pregare a livello mentale e non solo vocale, ha spiegato p. José Eduardo Oliveira sulla sua rete sociale. Il motivo, fondamentalmente, è la necessità della preghiera mentale per approfondire la maturazione spirituale e l'unione con Cristo.
Ecco cos'ha scritto il sacerdote:
“Per perseverare nella grazia di Dio e obbedire ai Suoi comandamenti, l'uomo ha bisogno di molta grazia, che si ottiene solo attraverso i sacramenti e la preghiera.
Visto che per ricevere con profitto i sacramenti ha bisogno della preghiera, sarà questa a determinare la sua crescita spirituale.
Esistono però due modi fondamentali di pregare, ovvero la preghiera vocale e quella mentale: la preghiera vocale, per sua stessa natura, è ordinata ad approfondire e quindi a diventare interiore, cioè mentale, il che significa che sarà questa modalità di preghiera a guidare la crescita interiore del cristiano fino alla sua piena maturità in Cristo.
Si dimostra quindi la necessità della preghiera mentale come mezzo necessario per ottenere quella grazia abbondante senza la quale non è possibile perseverare nella vita interiore, raggiungendo così la santità.
(Notate che questa è una dimostrazione espressa in modo semplice, ma con una totale precisione metafisica, antropologica, psicologica e spirituale)”.
Per conoscere meglio la preghiera mentale e vocale e il significato e l'importanza che hanno, si può leggere ciò che il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega a partire dal numero 2697.