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Anche tu puoi “assistere Gesù con i tuoi beni”, come le discepole

DONNE CHE SORRIDONO

Due giovani donne sorridenti

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Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 15/09/22
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Alla sequela del Signore siamo chiamati tutti: non vorremmo anche noi, guariti da spiriti cattivi e infermità di ogni genere, metterci al Suo servizio e aiutarlo con ciò che abbiamo, come Maria di Magdala, Susanna, Giovanna?

Vangelo di venerdì 16 Settembre (Santi Cornelio e Cipriano)

In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.

C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni,  Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.

(Luca 8,1-3)

Il breve Vangelo di Luca che oggi leggiamo ci dice una cosa di cui noi per evidenza dovremmo accorgerci senza nessuna fatica: la predicazione di Cristo non ha solo un seguito maschile, ma ha anche un seguito femminile:

Le nostre comunità sono popolate da una maggioranza femminile e questa cosa non deve meravigliarci.

Non dobbiamo farne un problema di genere, ma dobbiamo solo rinfrancarci da un maschilismo tossico che però non può essere vinto con un femminismo altrettanto tossico.

Tra i discepoli ci sono anche queste donne, e non vanno considerate “donne di servizio”, ma donne che rendono possibile la missione di Gesù perché mettono a disposizione i loro beni. Non dobbiamo però pensare alle semplici cose materiali.

Delle volte un bene a disposizione potrebbe essere un po’ del nostro tempo, un po’ del nostro ascolto, un po’ della nostra compagnia, insomma un po’ del nostro possibile.

Queste donne sono l’icona di cosa sia il servizio perché non chiedono visibilità, ma danno visibilità all’unica cosa che conta: Cristo

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