Mont Saint Micheal, il più importante luogo di venerazione di San Michele in Francia, è stato testimone di un fenomeno incredibile e misterioso, che non trova riscontro in nessuno dei grandi santuari cristiani. Gruppi di fanciulli, in interminabili processioni, attraversavano la baia per venerare l’arcangelo Michele. Li si videro per la prima volta nel 1333, poco prima dello scoppio della guerra dei cent’anni. Questo fatto poco conosciuto è riportato nel libro "Pellegrino tra i Santuari dell’arcangelo Michele" (Sugarco edizioni) a cura di Don Marcello Stanzione.
Come “ipnotizzati”
Perché trentamila ragazzini, di cui alcuni avevano appena nove anni, si misero in viaggio? Gli uni dicevano che era volontà di Dio. Altri che delle voci avevano ordinato loro quel viaggio. essi avevano lasciato tutto da un giorno all’altro, talvolta senza avvisare i genitori, formando delle bande che si ingrossavano di villaggio in villaggio. Guai agli adulti che pretendevano di fermarli.
Da Germania e Svizzera
Mont Saint Micheal attrae ben presto fanciulli da tutta la Francia e anche dalla Germania e dalla Svizzera. nel 1393, dei ragazzini dagli undici ai quindici anni si riuniscono a Montpellier. nel 1421, il re lascia partire i suoi «galoppini di cucina» e dona a ognuno di loro sedici soldi. il 17 luglio 1441, degli adolescenti di Millau si recano al Monte. Ne ritornano il 27 agosto. L’anno successivo, la municipalità di Villefranche-de-Rouergue invia una delegazione dei suoi bambini al santuario, nella speranza di far cessare una epidemia.
Gli stendardi di san Michele
Il domenicano Pierre Herp segnala nel luglio 1450 la partenza di millecento bambini tedeschi. la Cronaca di Colonia racconta che nel 1455, «vi fu un grande pellegrinaggio a Monte San Michele in Normandia, pellegrinaggio la cui durata fu di circa due anni e che era formato da bambini di otto, nove, dieci e dodici anni, proveniente da tutti i paesi, città, villaggi di Germania, Belgio e altre contrade. Essi si riunivano in grandi truppe, abbandonando padri e madri. Il corteo era preceduto da stendardi con delle effigie di San Michele... Questi bambini si comportavano bene poiché lungo tutta la strada, si dava loro da bere e da mangiare. Al loro arrivo sul Monte di San Michele, essi offrivano i loro stendardi all’arcangelo».
Dai pastorelli agli scouts
I più grandi pellegrinaggi infantili a Mont Saint Micheal ebbero luogo nel 1333, 1369, 1393, 1421, 1441, 1450 e 1457, ma vi furono ancora comitive di pastorelli nel XVII secolo. E i pellegrinaggi attuali degli scouts a Mont-Saint-Michel sembrano perpetuare quel misterioso fascino esercitato su bambini e ragazzi dall’arcangelo Michele.
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